Marotta: “Champions obiettivo già in estate, Dybala non ha valore”

Obiettivo Triplete. Domenica si chiuderà il campionato per la Juventus, al sesto scudetto di fila, ma già la testa è catapultata a Cardiff per la finale di Champions League. Pensa positivo Beppe Marotta, amministratore delegato della Juventus, in vista della sfida con il Real Madrid: “La mia è una visione sempre positiva, quindi penso sempre al traguardo successivo. Domenica sera pensavo già a Cardiff e poi penserò alla prossima stagione. Ogni volta che vinco qualcosa non ho mai la tentazione di guardarmi indietro, anche perché ogni volta sento l’ambizione che cresce

“La finale di Champions è la realizzazione di un progetto: pensato, mediato e realizzato – prosegue Marotta, intervistato da Tuttosport – Berlino fu un insieme di fattori non tutti calcolati, anche se il valore di quel percorso resta alto. La finale di Cardiff è nata in estate, con un mercato che era stato pensato per quell’obiettivo. Andrea (Agnelli), Pavel (Nedved), Fabio (Paratici) ed io, insieme con l’allenatore, avevamo deciso di alzare l’asticella. E ci siamo detti: in Italia abbiamo capito qual è la ricetta giusta, vediamo se riusciamo ad arrivare in fondo anche in Europa”.

Testa all’Europa dopo aver vinto lo scudetto, un traguardo raggiunto con qualche difficoltà secondo quanto dice Marotta: “Roma e Napoli hanno sempre inanellato risultati positivi. Credo che la seconda classificata in questi anni abbia perso al massimo cinque o sei volte a stagione e questi sono numeri che dimostrano la loro competitività. Non è facile vincere in Italia, anche se a volte la Juventus può farlo sembrare, ma per superare gli avversari degli ultimi anni c’è voluta sempre una concentrazione massima per tutta la stagione o sono state necessarie grandi imprese come nella stagione della rimonta. Altro che facile!”.

Chiosa finale di Marotta su Dybala: “Non ha un valore. Il valore di un giocatore è dato nel momento della sua cessione. Se mettevo una clausola su Pogba tre anni prima di cederlo avrei detto: 60 vanno bene. Mentre invece l’abbiamo venduto a 110. La clausola è una follia, non la metterò mai su un giocatore. Non è un vantaggio, ti mette nelle condizioni di debolezza”.

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