La cabala può essere un alleato: il Palermo sa come si batte la Juve

Il trend è cambiato negli ultimi anni. La Juventus, tornata in carreggiata nel periodo post-Calciopoli, nelle ultime quattro gare disputate a Palermo ha vinto con continuità ma fino a poco tempo fa gli scenari erano diversi. Il “Barbera” è stato più di una volta teatro di grandi imprese da parte dei padroni di casa e ha regalato dei dispiaceri alla Vecchia Signora. Anche se ultimamente non ha saputo arginare la forza d’urto dei bianconeri, il Palermo sa come si batte la Juve. La lezione è stata imparata nell’era Zamparini come dimostrano i quattro successi interni rimasti scolpiti nella mente del popolo rosanero.

Ad inaugurare la serie è stata la storica vittoria per 1-0 nel 2005 grazie ad un gol di Brienza. Fuochi di artificio anche nel campionato 2007/08: i rosanero, di nuovo alle dipendenze di Colantuono dopo l’esonero di Guidolin, si imposero con il punteggio di 3-2. Un risultato maturato in virtù di uno splendido gol nel finale di Cassani dopo le doppiette di Amauri e Del Piero. I rosanero piegarono la Juventus anche nelle stagioni 2009/10 e 2010/11. Nel primo caso, la formazione allora guidata da Zenga vinse 2-0 con i gol di Simplicio e Cavani. Nel secondo, la compagine di Delio Rossi si impose per 2-1 in un match “dominato” dal fattore M (gli autori dei gol furono Miccoli, Migliaccio e Marchisio). Erano tempi diversi, tempi in cui il Palermo aveva legittimato l’etichetta di “ammazzaJuve” anche in virtù delle tre vittorie consecutive in trasferta nelle stagioni 2008/09, 2009/10 e 2010/11.

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