Filippini: “Dispiaciuto per il Palermo, Zamparini è stato un buon presidente”

Il Palermo di Diego Bortoluzzi prepara la difficilissima gara contro la Lazio. Un match, che potrebbe condannare quasi definitivamente il club rosanero alla Serie B. Sulla sfida, in programma domenica alle 15:00 allo Stadio Olimpico, si è soffermato il doppio ex Antonio Filippini: “Sarà sempre una partita da prendere con le molle, col Palermo che ha ormai poco da perdere. Affrontare queste partite con la giusta concentrazione – prosegue Filippini a Laziali On Air – è fondamentale per dimostrare di essere una grande squadra, come ha fatto ad esempio la Juventus a Pescara. E’ una partita da vincere a tutti i costi”.

“Mi dispiace – continua l’ex rosanero – per la situazione del Palermo che da un paio di anni non riesce a trovare serenità societaria, come testimoniato anche dal cambio continuo di allenatori. Quando una società si comporta così è normale che i risultati non arrivino, è un peccato perché Zamparini è stato comunque un grande presidente nella storia del Palermo e la piazza rosanero merita senz’altro la Serie A”.

Un campionato sorprendente quello della Lazio che a sei giornate dalla fine si trova da sola al quarto posto in classifica con ben 61 punti: “Penso che all’inizio della stagione se alla Lazio fossero stati proposti gli obiettivi attuali, la firma sarebbe stata apposta senza neanche pensarci. In questo momento la Lazio sta lottando per questi due grandi obiettivi con Inzaghi che sta facendo un ottimo lavoro, pur partendo dalla situazione iniziale del rifiuto di Bielsa che aveva destabilizzato un po’ l’ambiente. E’ stato giusto puntare sui giovani ed è bello vedere una Lazio costruita così”.

Chiosa finale su Simone Inzaghi: “Si è saputo costruire molto bene da tecnico del settore giovanile, una realtà in cui si capisce facilmente come saper applicare più moduli permette di crescere tatticamente. L’adattabilità dei ragazzi l’ha reso un allenatore versatile, e gli ha permesso di creare un’empatia con i giocatori importantissima. Quando c’è la passione si possono sempre raggiungere grandi obiettivi, lui è un ragazzo che vive di calcio, è appassionato e studia molte realtà e l’ambiente-Lazio si è rivelato ideale per lui”.


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