Maradona, l’autopsia: niente alcol e droghe assunte nei giorni precedenti

A quasi un mese di distanza dalla morte di Diego Armando Maradona, cominciano a emergere i primi dati sui risultati dell’autopsia. Il quotidiano argentino Olè, infatti, riporta che Maradona non ha assunto droghe o alcol durante gli ultimi giorni di vita, mentre sono state riscontrate tracce di psicofarmaci.

Secondo l’autopsia, Maradona sarebbe deceduto a seguito di un edema polmonare acuto, associato alla riacutizzazione di un’insufficienza cardiaca cronica (il cuore di Diego aveva una miocardiopatia dilatata e pesava 503 grammi, quasi il doppio di uno normale). Inoltre, all’interno del fegato sono state riscontrate tracce di una probabile cirrosi, dentro i polmoni la rottura di sette alveoli e un fuoco con edema intralveolare, mentre nei reni una necrosi tubulare acuta.

Negli ultimi giorni, l’avvocato Matías Morla aveva avviato delle procedure penali per presunta negligenza medica. Le informazioni ottenute dall’autopsia saranno fondamentali in vista del processo, come lo stesso avvocato conferma: “È tanto importante ciò che è apparso quanto ciò che non è emerso da questi test di laboratorio, che a prima vista confermano che a Maradona siano stati somministrati farmaci psicoattivi, ma nessun farmaco per la sua malattia cardiaca“.

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