Muore suicida l’ex capo dei Gip Cesare Vincenti. Era indagato nell’inchiesta Zamparini

Cesare Vincenti, ex capo dell’ufficio dei Gip di Palermo (in pensione dal 19 giugno scorso), si è suicidato lanciandosi dal balcone della sua abitazione, in via Sciuti a Palermo. L’ex capo dei gip e suo figlio Andrea (avvocato) erano indagati dai magistrati di Caltanissetta dal mese di giugno con le accuse di corruzione e rivelazione di notizie riservate nell’inchiesta sulla presunta fuga di notizie a favore dell’ex patron del Palermo Maurizio Zamparini.

Zamparini (secondo gli inquirenti) avrebbe infatti appreso preventivamente da una “talpa” della richiesta di arresti domiciliari a suo carico, poi evitati con le immediate dimissioni dell’imprenditore friulano dal Cda del club rosanero nel maggio 2018. Per l’allora gip Anfuso, con le dimissioni erano venute meno le esigenze cautelari a carico dell’ex presidente.

I sospetti dei magistrati erano ricaduti dunque su Vincenti (la sua casa è stata perquisita nel giugno di quest’anno) e la sua posizione era “aggravata” dal fatto che il figlio del giudice ha avuto un incarico presso la società rosanero, in quanto facente parte dell’organismo di vigilanza previsto dalla 231 del 2001, cioè l’organismo di garanzia che ha il compito di vigilare sul funzionamento, l’efficacia e l’osservanza dei modelli organizzativi della società.

L’avvocato Paolo Grillo (legale di famiglia) sottolinea però come le motivazioni del gesto non siano da legare al coinvolgimento nell’inchiesta: “L’avviso di garanzia e le indagini della procura di Caltanissetta non hanno nulla a che vedere con quanto successo oggi poiché Vincenti era affetto da un anno dalla depressione. Era refrattario alle cure. Il presidente Vincenti aveva grandi competenze – prosegue Grillo – Certamente neanche il fatto che fosse andato in pensione è la causa di quanto accaduto”.

Appena due settimane fa, Vincenti aveva preso parte alla festa di commiato per il suo pensionamento (a cui avrebbero partecipato però solo il personale amministrativo del suo ufficio e un magistrato, che avrebbe riferito che gli altri colleghi erano assenti perché già impegnati).

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