Napoli – Genk 4 – 0, LE PAGELLE: Milik goleador, incubo Vandevoort

Napoli – Genk 4 – 0 | Marcatori: 3′ p.t. Milik (N), 26′ p.t. Milik (N), 38′ p.t. Milik (N) su rigore, 28′ s.t. Mertens (N) su rigore

Il Napoli centra il passaggio del turno. Per gli azzurri è tutto molto facile, qualificazione già archiviata con la tripletta di Milik nel primo tempo. La ripresa è priva di emozioni, come se gli azzurri aspettassero notizie dall’Austria per il discorso primo posto, che alla fine va al Liverpool. Spazio per un cucchiaio su rigore di Mertens.

I RISULTATI DELLA 6a GIORNATA DI CHAMPIONS LEAGUE

Napoli (4-4-2): Meret 6, Di Lorenzo 6.5, Manolas 6, Koulibaly 7, Mario Rui 6, Callejon 6.5 (dal 33′ s.t. Lozano s.v.), Allan 6.5, Fabian 6.5, Zielinski 6.5 (dal 27′ s.t. Gaetano 6), Mertens 7, Milik 8 (dal 33′ s.t. Llorente s.v.).

Genk (4-3-3): Vandevoort 4, Maehle 5, Lucumì 5, Dewaest 5, De Norre 5 (dal 37′ s.t. Borges s.v.); Berge 5.5, Hrosovsky 5.5, Ito 5.5 (dal 27′ s.t. Hagi 6); Onuachu 5.5, Samatta 5.5 (dal 18′ s.t. Bongonda 6), Paintsil 5.5.

I MIGLIORI

Milik: un bentornato al polacco, il Napoli ha veramente bisogno dei suoi gol e in questa partita si è visto. L’attaccante non fa nient’altro che mettere la palla in rete, trasforma il rigore con freddezza, dà respiro all’aria pesante che si respira nel capoluogo campano. Sarà fondamentale per il prosieguo della stagione.

Koulibaly: complessivamente non una delle sue migliori stagioni, oggi sembra tornato il difensore degli scorsi anni. Oltre a essere impeccabile difensivamente regala alcune delle sue solite scorribande offensive. Al Napoli serve questo apporto per uscire dalla crisi.

I PEGGIORI

Vandevoort: esordio in Champions da incubo per il 17enne portiere. Il primo gol arriva da una sua palla persa niente di meno che nella sua area piccola, Milik appoggia in rete. Poi causa con un’uscita maldestra il rigore del definitivo 3 – 0. Veramente una pessima prestazione.

De Norre: si lascia sfuggire Callejon che riesce a conquistarsi il rigore del terzo gol. Poi nel secondo tempo, causa il rigore del 4 – 0 che verrà trasformato da Mertens, immolandosi in maniera tale da toccare il pallone con il braccio. Simbolo di una difesa perennemente in difficoltà.


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