Napoli – Roma 2-4, LE PAGELLE: Dzeko e Alisson gelano il San Paolo

Gira tutto storto al Napoli, che crolla sotto il peso della pressione. Uomini di Sarri in vantaggio con il gol di Insigne dopo pochi minuti. Bastano però 60 secondi alla Roma per pareggiare con Under, abile a sfruttare il contropiede, poi è Dzeko a sorprendere Albiol alle spalle. Il Napoli si impaurisce, la Roma gioca a viso aperto e con Dzeko gela ancora il San Paolo. Sarri si gioca il tutto per tutto con Milik, poi la frittata di Mario Rui chiude la gara. Il gol di Mertens è del tutto inutile.

LE PAGELLE DI LAZIO – JUVE (0-1)

Napoli (4-3-3): Reina 6; Hysaj 5.5, Albiol 5.5, Koulibaly 6, Mario Rui 5; Allan 6, Jorginho 6 (dal 30′ s.t. Milik 6), Zielinski 5 (dal 20′ s.t. Hamsik 5.5); Callejon 6, Mertens 5.5, Insigne 7.

Roma (4-3-3): Alisson 7.5; Florenzi 7, Manolas 6, Fazio 6.5, Kolarov 5.5; Nainggolan 6.5, De Rossi 6 (dal 43′ s.t. El Shaarawy s.v.), Strootman 5.5; Ünder 7 (dal 27′ s.t. Gerson 6), Dzeko 8, Perotti 7 (dal 35′ s.t. Pellegrini 5.5).

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I MIGLIORI

Dzeko: Tante sportellate contro i centrali e lavoro in costruzione. Poi i due timbri alla gara, con la zuccata vincente sorprendendo Albiol alle spalle e un sinistro a giro da cineteca. Il bosniaco gela ancora il San Paolo, come lo scorso anno.

Under: Ormai segna anche i gollonzi. Non esattamente positivo in difesa all’inizio (larghe praterie concesse a Mario Rui e Zielinski e un certo disinteresse in fase di pressing), ma alla fine il guizzo del turco arriva puntuale e con la Roma in vantaggio il suo contributo cresce anche in fase di non possesso.

Insigne: Sfiora il gol in avvio, sbagliando il tiro dopo un controllo sontuoso. Lasciato solo in area però non sbaglia e punisce la difesa disattenta della Roma. Solita partita da leader, con tanti tiri tentati verso la porta, ma lì davanti resta quasi da solo a provarci.

Florenzi: Non è un terzino ok, ma quando risale il campo e si propone in attacco torna ad essere il vero Florenzi. Perfetta la scelta di tempo per accompagnare l’azione e crossare per Dzeko, attento in fase difensiva nel contenere Insigne.

Alisson: Ennesima stoica partita a difesa del risultato. Diverse parate importanti sulle conclusioni al volo di Insigne e anche la faccia tosta di sfidare il San Paoli nella ripresa ritardando il rinvio. E sempre su Insigne compie due parate di riflesso spettacolari. Ancora una volta.

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I PEGGIORI

Mario Rui: Una sciochezza per completare la frittata. Un assist in avvio per Insigne, poi un paio di interventi in ritardo che costano i primi due gol della Roma (molto sfortunato sul primo) e scivola sul dribbling di Dzeko in occasione della terza rete. Il disimpegno di tacco nel finale? Lo ripetiamo, una vera sciocchezza.

Mertens: Stavolta manca qualcosa. Poche occasioni per puntare la porta e tirare, ma soprattutto tanti tocchi imprecisi per i compagni. La tensione attanaglia il Napoli, ma soprattutto il belga che nella ripresa perde anche le staffe in un battibecco con Fazio. Il gol non è una consolazione.

Albiol: Spesso in ritardo, soprattutto quando la Roma si distende, costringendo Koulibaly agli straordinari. Perde spesso Dzeko e in occasione del gol vantaggio giallorosso, il bosniaco gli sbuca alle spalle.

Zielinski: Fa quasi sempre il movimento sbagliato senza palla. Jorginho si sbraccia in continuazione in cerca di compagni liberi e il polacco si fa trovare sempre dove il pallone non può arrivare. Non incide e nel finale Sarri si affida ad Hamsik senza esitare.

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