Novellino: “Il cuore dice Avellino ma il Palermo è forte e lì sono stato bene”

Walter Novellino sarà uno degli spettatori più emotivamente coinvolti per Avellino – Palermo. L’allenatore è nato a Montemarano (a 30 km da Avellino) e si è seduto sia sulla panchina irpina che in quella rosanero. Intervistato per la rubrica “Voci illustri” nell’ambito della partnership fra Eleven Sports e TuttoC.com, il tecnico non ha nascosto l’emozione per una gara importantissima.

Il cuore dice Avellino perché sono di Montemarano, un paese dell’Irpinia, sebbene a Palermo sia stato bene – afferma – . In questo momento vedo un po’ più avanti l’Avellino, anche all’andata non ha demeritato. Il Palermo è forte e con il nuovo allenatore sta facendo bene. L’Avellino ha un allenatore molto bravo, che conosce la categoria e ha raggiunto ottimi risultati. È una squadra cattiva che a me piace, è una squadra di C e Braglia può essere il valore aggiunto in questo momento”.

Novellino ripercorre le sue avventure sulle panchine di Palermo e Avellino: “Stimo molto Zamparini, lo conosco dai tempi di Venezia, è una persona straordinaria a cui devo molto. Ultimamente però era diventato più allenatore che presidente – sorride – e quando sono arrivato a Palermo al posto di Iachini, lui ha avuto troppa fretta: non ho avuto il tempo di dare l’impostazione che avrei voluto. Dell’avventura di Avellino, invece, non cambierei nulla se potessi tornare indietro. Ho avuto la possibilità di allenare calciatori straordinari, alcuni ora giocano in Serie A come Marchizza a cui ho ritagliato il ruolo di terzino sinistro, ed avere il supporto di un grande vicepresidente come Gubitosa: se fosse rimasto lui ci saremmo sicuramente tolti grandi soddisfazioni”.

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