Palermo, servono cuore e coraggio per resistere nell’inferno del Partenio

FOTO PEPE / PUGLIA

Non c’è neanche il tempo di gioire un po’ per la soffertissima e dunque bellissima vittoria su rigore del Palermo sull’Avellino. Sta già arrivando la sfida di ritorno, domani sera, mercoledì 26 maggio, allo stadio Partenio-Adriano Lombardi alle 20.45, con la diretta TV in chiaro su Rai Sport. Lo sappiamo già tutti: per la squadra di Giacomo Filippi sarà un vero inferno, una battaglia molto più di muscoli e gambe, nervi, concentrazione, determinazione, spirito agonistico, che non di qualità tecniche calcistiche. In altri termini, una vera e propria battaglia, dove le risorse psicofisiche delle due squadre – reduci da un consistente spreco di energie allo stadio Barbera – e la fortuna giocheranno un ruolo decisivo.

L’Avellino partirà avvantaggiato dal fattore campo, ma il Palermo scenderà in campo con quel golletto realizzato su rigore dall’ottimo Roberto Floriano che sembra un vantaggio risicato, in realtà ha un suo consistente valore. I padroni di casa, che certamente giocheranno con il sangue agli occhi, dovranno scoprirsi per fare gol subito, riequilibrare il risultato e mantenerlo per passare il turno, mentre i rosanero dovranno almeno non perdere. Anche se sanno bene, viste le esperienze passate, che se giocheranno soltanto per non subire, per difendersi e basta, finiranno per buscarle di brutto.

I pronostici, come in tutte le sfide “per la vita” come questa, sono impossibili. L’Avellino resta favorito, ma il Palermo pur soffrendo parecchio ha dimostrato di potersela giocare e se la giocherà, ne siamo certi. Con coraggio e dignità. Il resto lo faranno, lo abbiamo detto, i nervi e la freschezza residua dei giocatori impiegati all’andata, insieme a qualche recupero importante come quello di Luperini.

Non ho granché da aggiungere sulla partita di domenica scorsa. L’Avellino non smette di contestare il decisivo rigore concesso dall’arbitro Matteo Gualtieri, che pure fino all’87esimo, il minuto fatale, aveva tollerato il gioco vigoroso, per usare un eufemismo, e anche molto provocatorio degli irpini. Io (non solo io) ho visto Broh strattonato, non vistosamente ma sicuramente: il direttore di gara ha deciso per il tiro dal dischetto, spero che domani sera le grida allo scandalo da parte avellinese non sortiscano un arbitraggio compensatorio, che sarebbe la cosa più deleteria in un clima che sarà assai infuocato già in partenza. Bello e suggestivo il minuto di raccoglimento alle 17,58, con le immagini del dottore Falcone e della strage di Capaci sui grandi monitor dello stadio; ancora più bella la dedica di Filippi al magistrato barbaramente assassinato il 23 maggio 1992.

C’è una cosa che non ho compreso fino in fondo e mi ha incuriosito: l’eccessivo agonismo, a tratti anche livorosa acredine condita da continue provocazioni, con cui la squadra di Piero Braglia ha affrontato la sfida dello stadio Barbera, culminate con la mezza rissa finale e con quelle mani al collo di Accardi del tecnico irpino a fine partita (documentate dalle foto di Stadionews24) che non fanno assolutamente onore a un allenatore bravo ed esperto. Perché questo clima di animosità? Basta, a spiegarlo, l’importanza della posta in palio? O c’è veleno o vecchia ruggine tra le due squadre o alcuni dei giocatori?

Domande che probabilmente non troveranno risposte, ma che avranno effetto anche sul clima in campo mercoledì sera allo stadio Partenio. Il Palermo, come l’Avellino, si giocherà il tutto per tutto per continuare a coltivare l’imprevedibile sogno della Serie B; lo farà con il cuore e il coraggio, saremo incollati in tanti davanti alla tv a soffrire con i rosanero. E la vera forza della squadra di Filippi dovrà continuare ad essere la voglia di giocarsela con tutte le proprie forze, consapevole di avere dato il massimo e sapendo di non avere a questo punto nulla da perdere. Il passaggio al turno successivo dei playoff nazionali può oltretutto significare parecchio per la carriera di tanti rosanero.

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5 thoughts on “Palermo, servono cuore e coraggio per resistere nell’inferno del Partenio

  1. Dobbiamo solo difenderci con ordine,come nelle ultime partite,e ripartire veloci.Possiamo fargli male e se subiscono un gol per loro non sara’ facile.Ci vorranno gambe e nervi saldi,loro continueranno nella farsa delle provocazioni e metteranno pressione all’arbitro.

  2. Direttore.
    Ho avuto un scambio di idee…. per quanto riguarda il regolamento….
    In buona sostanza mentre guardavo Palermo Avellino Domenica scorsa.
    Ho avuto un bruttissimo pensiero, che e’ questo (Per fortuna non si è avverato).
    Se l’Avellino avesse vinto a Palermo il ritorno sarebbe stato solo una proforma, anche se il Palermo avesse vinto ?
    Passava sempre l’Avellino perché testa di serie…. e Così….?
    Saluti.

  3. Direttore.
    Ho avuto un scambio di idee…. per quanto riguarda il regolamento….
    In buona sostanza mentre guardavo Palermo vs Avellino, Domenica scorsa.
    Ho avuto un bruttissimo presentimento, che e’ questo. (Per fortuna non si è avverato).
    Se l’Avellino avesse vinto a Palermo il ritorno sarebbe stato solo una proforma? anche se il Palermo avesse vinto ?
    Passava sempre l’Avellino perché testa di serie…. e Così….?
    Saluti.

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