Il Palermo: “Pronti a rimuovere le barriere tra campo e spalti”

Il Palermo, tramite un post Facebook, nella propria pagina ufficiale, dedicato alla vittoria con l’FC Messina e alla esultanza che ha accomunato i giocatori di prima squadra con i ragazzini più piccoli del vivaio, ribadisce la propria idea: quella di voler rimuovere le barriere che separano il campo dagli spalti.

Simbolicamente, il post è correlato da una bella foto in cui si vedono alcuni ragazzi della leva calcistica del 2008 esultare insieme ai loro beniamini di prima squadra a non più di un metro di distanza ma con il vetro di separazione a frapporsi fra loro. Una “divisione” che ha nuovamente stimolato la voglia di abbattere le barriere e di seminare appartenenza per costruire un futuro migliore per il calcio a Palermo.

Questo il passaggio : “L’esultanza di quei bambini, i nostri piccoli 2008 delle giovanili del Palermo, è la stessa delle centinaia di piccoli studenti che ieri hanno riempito la gradinata di cori e sorrisi, grazie al progetto Kick Off in collaborazione con la Regione Sicilia e l’Ufficio Scolastico Regionale. In quegli occhi c’è il senso più ampio di un obiettivo da raggiungere insieme. Che non è solo e semplicemente vincere un campionato, ma seminare appartenenza e costruire insieme un futuro migliore per il calcio a Palermo. Per questo, con il benestare di Comune e autorità competenti, abbatteremo quelle barriere che materialmente e simbolicamente separano i bambini dai giocatori e il tifo più sano della nostra città dalla nostra squadra”.

ECCO IL POST

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5 thoughts on “Il Palermo: “Pronti a rimuovere le barriere tra campo e spalti”

  1. Il problema si dovrebbe risolvere anche per i disabili in carrozzina che in pratica vedono solo mezzo campo, e non sempre in quanto ci sono sempre persone dentro il campo che ostacolano la visuale. Io darei una idea, come quella d fare un rialzo di circa 80 cm un pò come quei palchi che montano quando ci sono i cantanti.

  2. Non credo siamo pronti per questo, mi spiace dirlo, ma dopo certe performance in autogrill e sugli spalti, sia in casa che in trasferta, pensare di rimuovere le barriere è puramente utopistico.

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