Palermo, Bordon: "Uniti per andare in A. Che bello quel Palermo

Claudio Bordon, neo responsabile dei preparatori atletici del Palermo, torna a lavorare a Palermo dopo l’esperienza degli “anni d’oro” con Guidolin. “Ho trascorso cinque anni fantastici. Ma adesso non è il momento di pensare al passato. Questa è una nuova sfida certamente allettante”, dice al sito ufficiale.

VALOTI: “PALERMO, BISOGNA ANDARE IN SERIE A”

Bordon parla dell’obiettivo da raggiungere a tutti i costi: “Mi sembra scontato che sia la promozione in Serie A, è fuori discussione. Il patron, Zamparini, ha fatto degli sforzi importanti per raggiungere un obiettivo che noi dobbiamo avere nella testa forte e chiaro. Dobbiamo essere uniti, perché uniti si vince. Da soli non si vince. Altrimenti si va a fare un altro sport che non è il calcio”.

“IL PALERMO NON RISCHIA IL FALLIMENTO”

Nella sua carriera vanta tre promozioni in serie A, cinque finali di Coppa Italia, delle quali due vinte ed una finale di Coppa Uefa vinta. Inoltre, in quasi tutti gli anni di presenza in serie A, la sua squadra si è sempre classificata in posizioni utili per l’accesso alle competizioni di Champions o di Europa League. “Tutto il mio bagaglio professionale sarà a disposizione di questo club, che io amo e mi ha dato tante soddisfazioni. Tedino ha uno staff all’altezza, io offrirò il mio aiuto cercando di ottimizzare, laddove sia possibile, affinché tutte le risorse umane possano rendere al meglio. Bisogna avere lo spirito di cooperazione, quel senso di appartenenza”.

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Bordon descrive la sua emozione più bella. “Il giorno di Palermo-Triestina, 29 maggio 2004, partita decisiva per il ritorno in A, avevo lo scooter parcheggiato fuori dallo stadio. Sono uscito quindici minuti prima della fine della gara e da solo ho fatto un giro della città per godere delle emozioni che si respiravano in quella serata splendida. È stato fantastico. Ma, come ho già detto, non è bello vivere di ricordi. Il passato è passato. Ora la testa è rivolta al presente, tutti insieme uniti per raggiungere l’obiettivo”.

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