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Palermo, che muro: la difesa rosanero è già la migliore della Serie B

La difesa del Palermo si sta dimostrando il valore aggiunto di questo avvio di stagione. Se la sfida contro il Venezia è terminata 0-0, gran parte del merito va alla retroguardia rosanero. Contro una delle squadre più forti della categoria, capace di far male con il suo gioco verticale e con gli strappi di Yeboah e compagni, la solidità difensiva è stata l’arma principale per portare a casa un punto che, per come si era messa la partita, vale oro.

La miglior difesa della Serie B

Le statistiche parlano chiaro: con appena due gol subiti nelle prime giornate — all’esordio contro la Reggiana (deviazione decisiva di Bani che spiazza Bardi) e poi nella trasferta di Cesenail Palermo vanta la miglior difesa dell’intera Serie B, nonostante abbia dovuto rinunciare appena prima del campionato all’apporto di una sicurezza come Magnani che nei piani di Inzaghi avrebbe dovuto giocare alla destra di Bani.

Un dato ancora più significativo se si considera che, nelle ultime due uscite, l’attacco rosanero ha faticato a creare occasioni da gol e il Palermo è comunque rimasto imbattuto. Contro il Venezia, soprattutto, quando l’inerzia della gara nel secondo tempo sembrava pendere tutta dalla parte degli arancioneroverdi, la retroguardia rosanero ha saputo restare compatta, sostenuta dal lavoro del centrocampo e da una squadra ordinata e raccolta negli ultimi metri.



Un blocco basso, sì, ma sempre lucido e ben posizionato, che ha saputo resistere senza mai perdere equilibrio né concedere occasioni davvero limpide. Tanto è vero che Joronen non solo è riuscito a non prendere gol 4 volte su 5 (alla prima c’era Bardi) ma ha dovuto compiere pochissime parate significative.

Diakité in crescita

Diakité ha confermato i suoi progressi: preciso nelle letture, puntuale negli anticipi e sempre pronto a proporsi in avanti. L’occasione più pericolosa dei rosa, dopo pochi minuti, è nata proprio da un suo colpo di testa dopo una rimessa laterale di Pierozzi, trasformata in assist per Segre.

Rispetto alla scorsa stagione, il maliano sembra davvero un altro giocatore: più sicuro, continuo e maturo nella gestione delle situazioni di gioco. Una crescita evidente, che oggi lo rende un elemento affidabile e pronto a dare il proprio contributo quando chiamato in causa in più zone del campo come ha dimostrato proprio con il Venezia.

Bani, il muro rosanero

Al suo fianco, Bani si è confermato un vero e proprio muro, soprattutto nella ripresa, quando la pressione del Venezia è aumentata e la stanchezza si è fatta sentire. Il suo intervento in scivolata nei minuti finali ha evitato una possibile beffa, salvando un punto prezioso. Il numero 13 rosanero è spesso stato tra i migliori in campo in questo avvio di stagione, sintomo di sicurezza e leadership, e contro il Cesena è arrivata anche la prima gioia personale in maglia rosanero.

L’unico piccolo neo in questo inizio di campionato riguarda le ammonizioni: con quella rimediata contro il Venezia, sono già tre in sei giornate. Forse un numero un po’ alto, ma comprensibile se si considera il suo stile aggressivo e la tendenza a giocare spesso in anticipo sull’avversario, rischiando talvolta l’intervento falloso.

Ceccaroni un pilastro, ma sarà out con lo Spezia

Ceccaroni, ormai da diversi mesi, si conferma un pilastro della difesa rosanero, tanto che le sue prestazioni non fanno quasi più notizia. Anche contro la sua ex squadra ha saputo gestire con ordine, per larghi tratti, le sortite offensive del Venezia, nonostante un’ammonizione che avrebbe potuto condizionarlo. Nel finale, però, l’ingresso di Yeboah gli ha creato qualche difficoltà in più, mettendolo in affanno nei duelli in velocità e facendo emergere i suoi limiti contro avversari particolarmente esplosivi.

Il doppio giallo rimediato nel recupero — dettato dalla stanchezza ma anche da un pizzico di ingenuità — pesa come un macigno: il numero 32 sarà costretto a saltare la prossima trasferta contro lo Spezia. Un’assenza importante, non solo perché Ceccaroni non aveva mai lasciato il campo fino a ora, ma anche perché priva la retroguardia di uno dei suoi uomini di maggiore esperienza in un momento delicato della stagione.

Peda: più di un’alternativa

Peda si sta ritagliando uno spazio sempre più importante. Il polacco è considerato da Inzaghi un titolare a tutti gli effetti e per questo ha preso parte a tutte le gare ufficiali tranne quella con il Bari. Nei suoi spezzoni corre pochi rischi, trasmettendo calma e sicurezza e confermandosi affidabile sia come centrale che come braccetto. L’esperienza in prestito alla Juve Stabia l’ha fatto crescere, e i suoi miglioramenti si erano già notati in occasione della sfida preliminare dei playoff, quando annullò Pohjanpalo per tutto il match.

Un reparto flessibile

La forza della retroguardia rosanero sta anche nella sua duttilità. Pierozzi ha alternato il ruolo di quinto a quello di terzo di difesa, scambiandosi posizione con Diakité in base alle necessità tattiche. Le rotazioni difensive si arricchiscono con l’inserimento graduale di Bereszynski, entrato nel finale contro il Venezia e ormai pronto a offrire il proprio contributo.

Anche Veroli può ricoprire più posizioni: nei pochi minuti giocati è subentrato ad Augello e non da braccetto sinistro. Tuttavia, nella prossima gara contro lo Spezia, sarà con ogni probabilità lui a prendere il posto di Ceccaroni, squalificato. Le alternative, dunque, non mancano per Inzaghi, e saranno fondamentali già da sabato 4 ottobre, quando il Palermo affronterà la terza partita in appena otto giorni.

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10 thoughts on “Palermo, che muro: la difesa rosanero è già la migliore della Serie B

  1. Agli amici che già cominciano a preoccuparsi vedendo il gioco obiettivamente carente della nostra squadra contro il Venezia (pur sempre una delle migliori della B), voglio ricordare che negli scorsi due anni abbiamo complessivamente ben figurato in attacco, ma la difesa colabrodo ci ha impedito di stare più in alto in classifica. E questo mi pare pacifico.
    Dal mio punto di vista la promozione si costruisce come sta facendo Inzaghi: difesa arcigna e squadra che rompe il gioco avversario con aggressività e carattere. E qui mi pare che ci siamo. Semmai il dubbio è sul problema atletico.
    I gol però bisogna pur farli. E su questo certamente bisogna lavorare e recuperare chi per guai o ritardi fisici non è in campo. Ma prima regola non prenderle e restare fra i primi, avendo quindi il tempo di lavorare sull’attacco perché il campionato è molto lungo.

    1. D’accordo su tutto. Le statistiche infatti confermano che a vincere i campionati nella stragrande maggioranza dei casi sono le squadre che subiscono meno gol. Questa solidità è un ottima base di partenza, poi con Inzaghi sicuramente non vedremo mai il Tiki Taka, ha un’altra filosofia di calcio e probabilmente anche altri tipi di giocstori in rosa, ma va bene così, qualsiasi tipo di gioco se eseguito bene e porta risultati alla fine è divertente per noi tifosi. Come ho già detto, a me il modo di stare in campo di questa squadra ricorda parecchio il Palermo di Guidolin che è stato uno di quelli che alla fine mi ha fatto divertire di più ed andava a giocarsela con equilibrio e solidità nei campi più prestigiosi d’Italia con personalità e strategia. Comunque secondo me i “recuperi” di Bereszynski, Ranocchia e Palumbo daranno tanto a questa squadra anche dal punto di vista della personalità e della fluidità di gioco.

    2. Fefe, a me non risulta che negli ultimi anni c’è stato gioco e conseguenti azioni d’attacco efficaci.
      Che c’era una difesa di merda siamo d’accordo.
      Ma la mancanza di gioco per un centrocampo senza qualità e fantasia, c’è sempre stata ultimamente.
      Dobbiamo augurarci, ripeto, che un Ranocchia migliorato nei suoi limiti da Inzaghi e un Palumbo efficace possano darci quel tocco di qualità molto necessario per creare quelle concretizzazioni realizzative che attualmente stentano.
      Come ho sempre detto il problema sarebbe risolto con un Miccoli lì davanti 🙂 ma Miccoli era unico e di un’altra categoria, lui inventava, merce rara oggi.

    3. Il problema e che i nostri migliori difensori, Bani e Ceccaroni sono…anzianotti e spesso vanno incontro a qualche infortunio di troppo. Speriamo che non succeda.

  2. Una buona base di partenza. Occorre velocemente procedere , secondo me, con l’inserimento di Palumbo e , insisto, con la definizione del ruolo di Brunori. È li che Inzaghi deve far salire il rendimento della squadra. In più Giasy deve dare di più e incidere maggiormente nella fase offensiva. Solo la difesa chiaramente non basta .per un campionato di vertice e prima o poi i gol li prenderemo .

  3. pareggiare con le prime e vincere con le altre a me andrebbe di lusso 😀 se non prendi gol non perdi punti. si sale con difese forti.

  4. Che abbiamo la migliore difesa nessun dubbio. Potenzialmente abbiamo anche un attacco fortissimo. Inzaghi adesso deve dare un gioco e qualità a questo centrocampo che non dà un gioco fluido.

  5. Tutto dipende dall’obiettivo, puntiamo a fare un campionato tranquillo, con magari la solita qualificazione da 7′ o giù di là ai play off? allora possiamo stare tranquilli, se invece l’obiettivo è andare in A e quindi devi arrivare nei primi 2 posti, la sola difesa solida non basta. Tutto quì..

  6. La fase difensiva e la grinta non si dscutono, ma non puoi fare solo cross dai laterali e siccome non c’è nessuno che innesca le punte dal centrocampo per costruzione, possiamo solo sperare che Augello e Pierozzi o Gyasi siano in giornata e facciano le veci anche accentrandosi di chi manca al palermo ossia un mediano che oltre a difendere sa costruire. Ranocchia da un po di luce ma non è un mediano, (perchè Inzaghi per sua filosofia lo fa giocare da mediano), anche se è il migliore fra quelli che abbiamo in quella posizione come costruttore..Quindi la cosa migliore sarebbe un centrocampo con due mastini di cui uno sa giocare a pallone nel senso di cui sopra, un trequartista puro e lo abbiamo ossia Palumbo che ancora deve carburare (ma se non gioca quando carbura?), e due punte. Purtroppo fino ad adesso brunori è un ombra e il doge per segnare deve inventarsi goal da cineteca, infatti abbiamo il quinto attacco. Siamo all’inizio, dobbiamo migliorare ok, ma a gennaio il centrocampo bisogna aggiustarlo sacrificando qualcuno magari in prestito, con uno o due elementi di categoria. Quindi Osti vedi quello che devi fare a Gennaio, perchè prima che crepo, io voglio rivedere il mio Palermo in serie A…!!!!

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