Bellusci: “Esposto contro il Palermo? Il campo sarà l’unico giudice”

Il difensore del Palermo, Giuseppe Bellusci, parla in conferenza stampa nella settimana di vigilia dell’ultima gara di campionato contro il Cittadella e l’ultima volta dopo il grande sfogo in seguito alla gara contro il Foggia.

ORE 13.50 – “Se il mister ha chiesto qualcosa in più ai senatori? No, semplicemente ha una filosofia giusta, non guarda l’età. Io condividerò sempre le scelte dell’allenatore. É un lavoratore, un vero insegnante e guarda solo il campo”.

ORE 13.51 – “Ogni partita ha una storia a sè e ce ne sono tante nella stessa partita, siamo stati forse imprecisi e sfortunati. Col nuovo allenatore abbiamo cercato di resettare e curare i dettagli: Rossi non ha la bacchetta magica, non può dare troppe nozioni, ha bisogno di tempo, ma con l’Ascoli già qualcosa di suo si è visto”.

ORE 13.53 – “Troppi alti e bassi? Se ci pesa qualcosa in particolare? Certo, le aspettative erano diverse, poi il momento è girato a sfavore; non è facile giocare con le pressioni, non tanto della piazza che ci ha sostenuto, c’è stata una difficoltà mentale. Dobbiamo eliminare questo e pensare solo al campo; tutto è legato alla non serenità e alla poca tranquillità mentale”.

ORE 13.55 – “Come viviamo le accuse degli altri club? Spendiamo tante energie in campo, non facciamo caso a quello che scrivete e quello che gli altri dicono. Diamo il massimo durante la settimana e cerchiamo di seguire il mister. Io penso al calcio, da fuori secondo me sembra ci sia timore e voglia di dare fastidio al Palermo, lascio la cosa alle sedi opportune. Per noi c’è un solo giudice, il campo. Se il Palermo avrà sbagliato, lo deciderà semmai un giudice nelle sedi opportune”.

ORE 13.56 – “Il Lecce? Non ci sono partite semplici, oggi non esistono più cose come in passato. All’estero si è avanti, ma anche in Italia tutte le partite vengono giocate”.

ORE 13.57 – “Ci sono tanti compagni: quando manco io, ci sono sostituti all’altezza. Mi dà fastidio saltare partite, ma non è un interesse personale: la mia aggressività è questa, il mio modo di giocare è questo, ma non cambierò il mio modo di essere per quello che scrivete”.

ORE 13.58 – “La società? Sono stati pochi istanti prima della partenza di Ascoli: in quei momenti però ci hanno tranquillizzato, garantiscono per il futuro. Non dobbiamo pensare ad altro: ora bisogna dare il massimo in settimana e in partita. Al resto penseranno loro, non si può parlare prima di vedere i fatti. Anche con gli inglesi con il tempo si è tirata una linea. Vedremo”.

ORE 14.00 – “La partita contro il Cittadella è fondamentale. Spero ci sia il pienone, spero che l’amore dei palermitani venga fuori e spero che sia l’ultima della stagione, sperando che il Lecce abbia un passo falso. La speranza è l’ultima a morire: se le persone si uniscono, i miracoli possono accadere”.

ORE 14.01 – “Pressione durante la partita pensando al Lecce? Penso alla nostra partita: il Cittadella ha identità e bel gioco, non è una partita semplice. Il risultato non è scontato, tifare Palermo non significa che vinceremo, dovremo fare bene in settimana e dare qualcosa in più. Ovviamente potresti o forzare, o tenere palla in base ai risultati, ma non dobbiamo pensare a quello che farà il Lecce: pensiamo a giocare e vincere la nostra partita”.

ORE 14.03 – “Cosa penso dei miei colleghi nelle squadre che ci accusano? Magari per noi è allucinante, della serie, guarda a cosa si attaccano… magari loro forse ci sperano e guardano al benefit personale. Il giudice unico è il campo, queste sono energie spese inutilmente. Pensiamo al campo”.

ORE 14.05 – “Mio ritorno ad Ascoli? Non è così, è una dichiarazione riportata male, c’è anche il video che lo dimostra. Io sono un tifoso dell’Ascoli, non lo negherò mai: io ho solo detto che penso alla Serie A con il Palermo e sono focalizzato su questo obiettivo, poi a fine campionato c’è il calciomercato e non si sa mai. Io ora penso a dare il meglio di me con il Palermo, con questa maglia”.

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