Palermo, “il vecchio e il bambino” danno la spinta: ma la strada è lunga

FOTO PEPE / PUGLIA

Non ho molto da aggiungere alle tante soddisfatte analisi e riflessioni sulla netta e bella vittoria del Palermo con il Bisceglie, alcune a mio avviso eccessivamente sbrodolanti con il solito scarso equilibrio tra la rabbia e l’entusiasmo. Stavolta bravi, concentrati e determinati gli uomini di Boscaglia a prendersi tre punti vitali per evitare, come ho scritto alla fine dell’articolo precedente, che lo psicodramma rosanero diventasse “devastante e inarrestabile”. Concordo in pieno anche sui generali e unanimi “ponti d’oro” per Lorenzo Lucca e Mario Alberto Santana.

Il primo, giovane leone rampante, non ha soltanto segnato altri due gol importantissimi stavolta non di zucca, ma da vero e proprio predatore delle aree di rigore avversarie e soprattutto ha confermato di essere davvero in grande crescita dal punto di vista tecnico e caratteriale, di avere le doti per potere diventare un attaccante importante; dovrà però lavorare sulla concretezza, il rapporto tra le 8 reti segnate – bottino eccellente – e la infinità fallite resta ancora troppo sproporzionato per uno che ha ambizioni e qualità significative.

Il secondo, il vecchio capitano mandato in campo a sorpresa dal primo minuto da mister Boscaglia con una intuizione che si è rivelata vincente, ha dimostrato ancora una volta che anche con normalissimi problemi di fiato, anche sciancatello o con una gamba sola, può e sa essere l’uomo in più per il Palermo in questa vischiosa categoria. Non solo dal punto di vista tecnico, come ha dimostrato quel meraviglioso cross da sinistra letteralmente pennellato sulla testa di un Gregorio Luperini in crescita per il 2-1, ma anche e soprattutto per il “peso” psicologico in campo della sua esperienza, del suo carisma di 39enne che ancora non ha appeso le scarpe al chiodo e che vuole dare quello che gli rimane in corso alla sua squadra, ai suoi compagni e a se stesso. Tradotto in un semplice concetto: un ottimo esempio per tutti i rosanero.

Tutto è bene quel che finisce dunque, almeno per quest’ultima tappa del cammino del Palermo, archiviata con il ritorno alla vittoria e all’ottavo posto in classifica, cioè di nuovo in piena zona play off. Ma non c’è tempo per respirare perché adesso serve subito confermare “il calcio alla crisi”, come in tanti lo hanno già definito, nei prossimi due appuntamenti del calendario, entrambi di grande importanza per il futuro di Boscaglia e dei suoi: nel turno infrasettimanale il Palermo va sul campo della Turris in una sfida delicata ma sicuramente abbordabile, poi domenica prossima si torna allo stadio Barbera per il big-match con il forte Catanzaro, quarto in classifica e molto ambizioso. Ecco, se i rosanero riuscissero ad aggiungere altri sei punti agli attuali trenta, allora si potrebbe davvero prendere atto di una inversione di tendenza dalle promettenti prospettive per la parte decisiva del campionato.

La vittoria con il Bisceglie è anche preziosa perché fa un po’ mettere da parte le preoccupazioni per il futuro societario dopo l’annuncio del presidente Mirri di volere mettere in vendita la intera proprietà. Vedremo quali saranno i prossimi sviluppi, sapendo già che sarà un lungo tormentone. Intanto seguiamo con passione la squadra in campo.

LEGGI ANCHE

IL MESSAGGIO DI BOSCAGLIA AI TIFOSI

PALERMO – BISCEGLIE: LE PAGELLE IRONICHE DI AMENTA E FERRARA

CAVANI AL PALERMO: UN “SEQUESTRO” DI MERCATO FIRMATO FOSCHI


17 thoughts on “Palermo, “il vecchio e il bambino” danno la spinta: ma la strada è lunga

  1. Carlo, è così il tifoso palermitano, irrecuperabile. Vince col Bisceglie (tra le squadre piu scarse della serie c) e già Lucca è un fenomeno o uno a 40 anni diventa il salvatore della patria. Le cose importanti piuttosto sono che rientri almici e che rauti si svegli nuovamente, per il resto la squadra è quella che è in classifica e la prossima partita è con la Turris, ben altra cosa rispetto al Bisceglie. Speriamo comunque sempre meglio e che Boscaglia dia una chance anche a Fallani.

  2. ‘Azionariato popolare con token in bitcoin’. L’idea di un commercialista palermitano, un paio di anni fa, per acquisire il Palermo. Roba per grandi esperti, di criptovalute, di ‘Token Economy’. L’idea ben presto sepolta, nei vari luoghi tinti di rosanero, da una valanga di risate, a crepapelle. Fatto sta che allora il bitcoin valeva 3/4mila dollari, ora ne vale 50mila. Nessuno ride però, nel sentire che la valutazione del Nuovo Palermo (anni di vita: 1,5, ctg: Serie C) è stata affidata nientepopodimenoche alla ‘Pricewaterhouse Coopers’ !!. E ti ritrovi d’incanto nel mondo miliardario di Gordon Gekko: ‘Ragazzo, è tutta una questione di soldi, il resto è conversazione’. Ps A tal proposito, ho letto una notizia strabiliante, durante il w.e.:’Mancano 117,5 milioni al Comune di Palermo’. Spariti, volatilizzati. Ma allora, dico io, dal momento che 117,5 o 150/160 in fondo è la stessa cosa, perché a suo  tempo il Palermo non se l’accattò il Comune (Alyssa 40 milioni + 1 Euro a Zamparini)? Peraltro si chiamava già ‘Città di Palermo’.

    1. Ma ogni tanto rileggi quello che scrivi? Sei uno spara c*****e ambulante e non hai neanche il porto d’armi per poter giustificare quanto le spari grosse

  3. La Reggina lo scorso campionato è risultato vincitrice in virtù di avere nelle sue fila gente di 49 anni ma dai piedi buoni, i quali fanno sempre la differenza, checché ne possa pensare e dire qualcuno in società.

  4. Se si vuole cambiare rotta bisogna insistere su gente che ha “fame” dopo aver scaldato la panchina nel girone di andata. Gente come Broh, Kanoute, Doda, Odjer, ha deluso le aspettative, devono capire che niente gli è dovuto, possono stare tranquillamente in panca.
    Su Lucca, la mia impressione è che, vista la crsisi in bilancio, dalla sua vendita e plusvalenza, dipenderanno le sorti del futuro campionato.

  5. Lucca ha 20 anni quindi è normale che ha alti e bassi, servono i gol anche degli altri attaccanti, Valente ha fatto solo 1 gol, Rauti solo 3 gol, kanoute 1 gol. Boscaglia deve alternare Lucca e Saraniti, non puo’ essere solo Lucca a fare i gol. Santana deve giocare sempre, anche da fermo fa cross precisi.

  6. Fa ridere come giusto qualche settimana fa Lucca era un brocco e si chiedeva a gran voce Saraniti: Lucca ora à un eroe, Pelagotti un brocco e si chiede di far giocare Fallani; basta crocifiggere i giocatori per un errore, cosi li ammazzate

  7. signor Luca, meno male che non sei allenatore, nemmeno riconosci i giocatori validi da quelli deludenti.
    Odjer sempre tra i migliori in campo da inizio campionato e beniamino dei tifosi. non gioca perchè infortunato, altrimenti è titolare fisso, piace a boscaglia, piace ai tifosi, piace a mirri, piace ai giornali.
    Kanutè migliore in campo contro catania, juve stabia, paganese, monopoli, teramo e qualche altra partita.
    Broh tra i migliori in campo contro stabia e paganese.
    Doda quando ha giocato non ha affatto deluso (di certo meglio di crivello, somma e lancini messi assieme).

  8. Signor rosa e nero, ancora con sto silipo? Ma basta!
    No a Silipo!
    1) Santana ha giocato contro il bisceglie a centrocampo un po’ mezzala un po’ regista un po’ rifinitore mentre silipo non gioca a centrocampo.
    2) Kanutè è un pupillo di boscaglia, che lo vede giustamente bene nel suo modulo in quanto copre oltre ad attaccare.
    3) Silipo non copre, non torna, non arretra e non è adatto a moduli di boscaglia né al tridente d’attacco né al modulo nè 3 trequartisti + il centravanti.
    4) Kanutè ha fatto 4 assist decisivi e un gol decisivo oltre a tante azioni, dribbling, doppi passi, cross ed interventi persino in difesa. Silipo in questa stagione ha fatto solo un assist, per il resto non si segnala per nulla né in copertura né in fase di attacco.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *