Palermo, la crisi passa anche dal centrocampo: cercasi lucidità e compattezza
Gabriele Cavallaro 11/11/2025 06:30
Il centrocampo del Palermo non sta rendendo come dovrebbe. È una delle verità più evidenti emerse dall’ultimo ciclo di partite: tre sconfitte nelle ultime quattro gare di campionato hanno riportato a galla limiti già noti.
Di fatto, la squadra si ritrova con lo stesso assetto di due stagioni fa: Segre, Gomes e Ranocchia – con l’aggiunta di Blin, arrivato solo in un secondo momento. Giocatori affidabili ma che oggi faticano a garantire quel “qualcosa in più” necessario per il salto di qualità. Il risultato è un reparto prevedibile, poco brillante e privo di quella fluidità nei meccanismi di gioco indispensabile per fare la differenza.
Ranocchia in difficoltà
Il caso più emblematico è quello di Ranocchia. Inzaghi gli ha affidato sin da subito le chiavi del centrocampo, cucendogli addosso il ruolo di play basso. Una scelta che, però, finora non ha dato i risultati sperati. Ranocchia non sembra a suo agio in quella posizione: è spesso impreciso, fatica a dettare i tempi e a verticalizzare, preferendo passaggi corti e orizzontali che rallentano la manovra.
La gara contro la Juve Stabia è stata emblematica: il numero 10 è apparso nervoso e disorientato già ben prima dell’espulsione nei minuti finali, epilogo di una prestazione in evidente sofferenza. Non è un caso che le sue prove migliori siano arrivate quando Palumbo si è abbassato per impostare, liberandolo dai compiti di regia.
Gomes e Segre: rendimento altalenante
Gomes ha giocato meno del previsto, complice qualche acciacco fisico e le rotazioni operate da Inzaghi. Anche quando è stato impiegato, però, non ha mostrato la brillantezza della scorsa stagione, quando spesso spiccava anche nelle giornate più opache della squadra. Segre, invece, ha trovato due gol, l’ultimo nel 5-0 casalingo contro il Pescara. È però un giocatore che si esprime al meglio nel 3-5-2, modulo rispolverato solo di recente, ideale per esaltare i suoi inserimenti senza palla.
Qualità cercasi: il confronto con le big di B
Il problema principale del Palermo è qualitativo. Corsa e fisicità non mancano; ciò che difetta è la lucidità tecnica nel palleggio, quella che consente di trasformare la fase difensiva in offensiva con naturalezza. Inzaghi, del resto, anche nelle sue precedenti esperienze – come a Pisa – non ha mai puntato su un vero regista: i vari Abildgaard, Marin o Højlholt erano più interditori che costruttori. Ma a Palermo questa scelta rischia di diventare un limite strutturale se non supportata da un’intensità corale.
Il paragone con il Parma della promozione è illuminante: Hernani, Estevez e Bernabé garantivano equilibrio ma anche tanta qualità. Un mix che ai rosanero oggi manca. Blin potrebbe rappresentare un’alternativa in regia, ma finora è rimasto indietro nelle gerarchie, impiegato col contagocce e mai testato con continuità.
In attesa del vero Palumbo
L’unico vero rinforzo è stato Palumbo, fortemente voluto da Inzaghi, uno dei trasferimenti più importanti della serie B. L’ex Modena è arrivato per aggiungere fantasia e imprevedibilità nella zona della trequarti, dove in gialloblu aveva vissuto la sua miglior stagione, chiusa in doppia cifra tra gol e assist.
Il suo inserimento è stato graduale: ha impiegato tempo per trovare la condizione fisica ottimale, ma ora è in crescita. Contro la Juve Stabia e il Pescara ha mostrato impegno e continuità, ma – assist per Pohjanpalo contro il Südtirol a parte – non ha ancora espresso appieno quelle giocate tra le linee che potrebbero accendere la manovra offensiva del Palermo.
La sosta come occasione per ripartire
I problemi del Palermo non si esauriscono nel centrocampo, ma è lì che la squadra sta pagando di più. Il motore rosanero fatica a girare, e Inzaghi dovrà sfruttare la sosta per intervenire con decisione. Servono compattezza e inventiva: magari rivedendo il ruolo di Ranocchia, avvicinando Palumbo al cuore del gioco, concedendo più spazio a Blin per testare nuove soluzioni o provando anche alternative come Vasic (o anche Giovane) finora elogiato nelle conferenze stampa ma utilizzato per spiccioli di partita.
A gennaio, il mercato potrà offrire rinforzi se la società lo riterrà necessario. Nel frattempo, l’obiettivo è chiaro: ritrovare equilibrio e identità già nella prossima sfida contro l’Entella, avversario simile alla Juve Stabia e banco di prova ideale per capire se il Palermo di Inzaghi è davvero pronto a ripartire.

Che strana coincidenza 3 anni lo stesso centrocampo di coroniana memora e 3 anni di No gioco
Quanti anni ancora devono stare sti fenomeni che mezza serie A ci chiede ?
TRE MEDIANI ED UNA GAMBA (STORTA) DA 3 ANNI
Ranocchia, per quel che io ricordo, in passato era un giocatore offensivo. Farlo giocare arretrato è un errore.Quando è arrivato a Palermo, nelle prime gare ha segnato diversio golo. Lo proverei come trequartista
Quattro gol nelle prime cinque partite. Per la precisione.
Quattro gol in cinque partite. Per la precisione.
Il cuore di una squadra è il centrocampo. È difficile da capire che è sempre lo stesso da quattro campionati?? Quale può essere il risultato finale ????
I giornalisti +++ ++++++ ++++++++++ ++++++++ ++++++++++++++++++++
Buonasera Fergi, Giornali Vendesi, Re diesse, Fren Go, City Football Bluff, Alex Drastico e tanti altri ancora. Malochiffare?
Il massimo che questa squadra può aspirare sono i play da Sesto posto
Diversi di noi, nel mercato estivo, volevano un cambio a centrocampo, poi abbiamo sperato visto, che non hanno più comprato Esposito, che Inzaghi potesse cambiare Ranocchia.
Ora ci siamo resi conto con certezza che è impossibile.
Del resto un giocatore lentissimo con la dinamicità di un bradipo e che sbaglia sempre la misura del lancio non poteva guarire di colpo. Che lo metti play o peggio trequartista non ha nulla per eccellere. Può eccellere solo nei campionati amatoriali.
Gli altri sono Blin anch’egli compassato senza la tecnica capace per far girare la palla in verticale.
Gomes è un guastatore di centrocampo, un cursore.
Segre è bravo solo negli inserimenti in area per il resto anche per lui il lancio il passaggio preciso fa parte del mondo sconosciuto.
In questo momento se Inzaghi insiste con questa gente, finiremo ancora più giù.
A gennaio nuovi acquisti, e per adesso chiavi del centrocampo a Palumbo unico centrocampista decente e trequartista Vasic che mi sembra ora pronto.
Solo così si potrà vedere un po’ di gioco.
Credo sia la soluzione da provare. Dipenderà tutto dal rendimento di Palumbo. Poi puoi mettergli accanto Gomes come mediano e Segre come incursore . Vasic resta sempre da valutare attentamente magari facendolo giocare di più. In attesa di possibili nuovi volti.
Aggiungo Valerio. A Chiavari partirei coperto con una unica punta . Magari con Vasic alle spalle. Ritengo assolutamente inutile e dannoso schierare infatti l’attuale Brunori o peggio ancora l’inutile e inconcludente Le Duaron. Del quale magari scopriremo che non è mai stato un giocatore di calcio.
Il centrocampo è tutto da cambiare!!!
Gomes è il migliore giocatore del Palermo e della serie B, il più amato dai tifosi, non ha colpa nelle disfatte contro Juve Stabia, Monza e catanzaro.
E ha segnato non solo nella scorsa stagione, ma anche in questa stagione, un gran gol contro il Bari.
Dei centrali di centrocampo è l’unico indispensabile e l’unico di categoria superiore.
Gomes non si tocca!
e anche per oggi ci possiamo fermare qua. La sua liturgia terapeutica è stata fatta. Tutto è compiuto (gm)
Gomes è responsabile esattamente come tutti gli altri centrocampisti dell’attuale situazione, anzi rispetto all’anno scorso ha avuto una notevole involuzione. Una temporanea soluzione potrebbe essere affidare le chiavi del centrocampo a Palumbo con Vasic trequartista e magari provare Giovane, poi sicuramente intervenire a Gennaio.
Ma veramente ha segnato anche in questa stagione, ha onorato la maglia anche in questa stagione, ed è stato uno dei migliori anche in questa stagione. Dei centrali è l’unico indispensabile.
Poi è molto più forte di palumbo, giovane, segre, ranocchia, blin messi assieme!
Il buon giocatore anziano ci può anche stare se accanto ha una promessa che corre per lui. Noi abbiamo forse la squadra più anziana della serie B con prospetti che oltre a non correre sono anche tecnicamente scarsi e come aggravante fuori ruolo. Il progetto per una rinascita di 3 anni di purgatorio doveva nascere in estate e non si comprende come un allenatore come Inzaghi, esperto e cu i scagghiuna, abbia così a cuor leggero accettato la panchina di questo Palermo, vecchio e con giocatori che sono venuti a godersi il sole e le spiagge della Sicilia . Giocatori esperti ma senza garra e senza giovani che gliela possono trasmettere perché buoni ad entrare in campo solo a risultato acquisito. La speranza è sempre l’ultima a morire ma credo che nella società in estate sia prevalso un sentimento conservativo per non mettere a rischio il portafoglio e continuare con gli errori di mercato di questi 3 anni. Certo la situazione attuale è il brutto risveglio dopo un bel sogno ma anche per quest’anno forse ci possiamo accontentare dei Play Off e poi tutti a casa a leccarsi le ferite. Alla situazione non c’è soluzione i giocatori validi si comprano in estate a Gennaio ci sono solo scampoli in vendita e Inzaghi, pur bravo e uomo di garra, non ha la bacchetta magica.
Peccato che il refresh cancelli quanto scritto. Fare un commento più lungo di un SMS diventa un’impresa. Quindi desisto.
lo faccia su word e poi fa copia incolla
Non me ne parlare +++ +++ + ++++++++
Buonasera Fergi, Giornali Vendesi, Re diesse, Fren Go, City Football Bluff, Alex Drastico e tanti altri ancora. Malochiffare?
Ora mi faccio +++ +++++++ ++++++++ +++++++++++++++++++
potrebbe essere una buona idea
Ma non si sente +++ ++ ++++++++++++++++++++++++ +
no
Il suo problema ++++ + +++++++++ +++++++++
io non ho problemi (gm)
con Ranocchia? bella come barzelletta !!!
La dimostrazione plastica del disinteresse di CityGroup per i giovani con prospettiva diversa dalla Serie D (Traore’ e Appuah) e’ il rendimento scandaloso della Primavera. La squadra ridulta, infatti, penultima nel suo girone e, nonostante abbia incassato sconfitte a raffica, continua a essere affidata all’ennesimo raccomandato di ferro piazzato in Società: l’allenatore nel pallone Del Grosso. Il quale sta assolvendo benissimo la missione, apparentemente impossibile, di distruggere il vivaio del Palermo in modo che non riesca a produrre più nemmeno un picciotto.
Vero . Anche di questo prima o poi qualcuno dovrà parlarne. Una primavera da tempo abbandonata a se stessa , con giovani acerbi e un rendimento sconcertante. Brutta storia . Una società che si rispetti ha sempre alle spalle un settore giovanile fiorente, organizzato e con allenatori di prima grandezza. Noi, da tre anni, nulla di tutto questo. Una chiacchierata con l’attuale responsabile non sarebbe male.
Finchè non ci sarà una rivoluzione a centrocampo continueremo a vedere prestazioni come quella contro la juve stabia.