Il Palermo e la volata promozione: i rosa padroni del loro destino

Il Palermo è di nuovo padrone del proprio destino. Una settimana dopo la bruttissima sconfitta di Crotone è di nuovo cambiato tutto. I rosanero si ritrovano secondi e anche virtualmente a un passo dal primo posto: merito della vittoria in casa contro il Lecce, ma merito anche di Brescia e Benevento, che hanno perso le rispettive partite, regalando al campionato l’ennesimo colpo di scena e al Palermo la possibilità di approcciare l’inizio della fase decisiva con un minimo ma significativo vantaggio sulle pretendenti.

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Del resto chi si aspettava una Serie B ancora più equilibrata per il format a 19 non è rimasto deluso, con un campionato che entrando nel mese di marzo è a tutti gli effetti senza padrone. Il Brescia guida con 47 punti (con una partita in più), ma la classifica è cortissima: lo scorso anno dopo 26 partite giocate, 6 erano i punti a dividere Empoli e Frosinone (49 punti) dal Palermo terzo; ora 6 sono i punti in cui sono racchiuse le squadre dal primo al sesto posto, con le cinque inseguitrici delle rondinelle raccolte in 4 punti e separate un punto l’una dall’altra. Di fatto un “trenino” di pretendenti alla Serie A, con i rosa che in caso di bottino pieno nelle prossime due giornate sarebbero certi del sorpasso al Brescia che dovrà osservare un turno di riposo.

Al contrario della scorsa stagione però, 25/26 partite giocate (al netto di turni di riposo e match da recuperare) significa aver già superato i due terzi del campionato e con 10/11 gare ancora da giocare le strisce di risultati positivi possono trasformarsi nel colpo di reni decisivo. Il Brescia e il Benevento inoltre hanno dimostrato ancora una volta che lo scivolone è sempre dietro l’angolo: i lombardi hanno perso la prima partita dopo 13 risultati utili consecutivi e già da un paio di partite sembrano entrati in un momento di calo (il primo della gestione Corini), mentre il Benevento ha chiuso a Livorno (con lo zampino dell’ex rosa Diamanti) una striscia di 6 vittorie e 4 pareggi proprio quando sembrava lanciato verso la vetta.

Passi falsi che Palermo, Pescara e Verona hanno saputo trasformare in occasioni d’oro per accorciare le distanze prima del rush finale, prima di quelle battaglie di fine campionato (così come le ha definite Stellone) in cui ad attendere il Palermo ci sarà il ciclo terribile dei tre scontri diretti in serie (Pescara, Verona, Benevento) ma anche incroci pericolosi con la lotta salvezza, con le sfide a Venezia e Carpi a marzo e quelle di aprile contro Padova e Livorno. Sfide in cui i rosa, che contro il Lecce hanno vinto la prima partita in casa del 2019, dovranno necessariamente aggiustare qualche meccanismo difensivo e trovare definitivamente la quadra in attacco se vorranno centrare l’obiettivo promozione. Sfide, a cominciare da quella di Venezia, in cui il Palermo però riparte di nuovo dal secondo posto, di nuovo padrone del proprio destino.

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