Inzaghi: “Ho voluto Palermo a tutti i costi. La squadra è già forte”
Filippo Inzaghi si è presentato come nuovo allenatore del Palermo in una conferenza stampa ricca di emozione e determinazione. Il tecnico ha espresso gratitudine per l’esperienza a Pisa, ma ha confessato che la chiamata dei rosa gli ha riacceso l’entusiasmo.
L’ex attaccante ha parlato della grande responsabilità che sente nei confronti della città e dei tifosi: vuole riportare il Palermo dove merita, attraverso sacrificio, spirito di squadra e lavoro quotidiano. “Nessuno ci regalerà nulla”, ha ribadito, elogiando la rosa e dichiarandosi pronto a valorizzarla al meglio. Ha posto l’accento sul concetto di gruppo: “La parola d’ordine sarà “noi”, non guarderò in faccia a nessuno”.
Inzaghi ha spiegato che il ritiro sarà decisivo per valutare uomini e sistema di gioco, lasciando intendere la volontà di adattarsi alle caratteristiche dei giocatori: possibile un tridente offensivo, ma senza dogmi tattici. Ha insistito sulla necessità di ritrovare fiducia e consapevolezza, sottolineando come il Palermo abbia tutte le strutture e il supporto per fare bene.
Il nuovo allenatore ha commentato con affetto l’accoglienza ricevuta dai tifosi, dichiarando di voler restituire con il lavoro quotidiano la fiducia e l’entusiasmo. “Le emozioni provate al “Barbera” resteranno per sempre. Spero di aver scelto il posto giusto al momento giusto“.
ORE 11.11 – Parla Inzaghi: “Ringrazio Osti per le belle parole e il City Group per questa grande opportunità. Sono fiero e onorato. Ringrazio Pisa, lì ho lasciato il cuore; la tifoseria è fantastica, sono molto emozionato a parlare di loro, mi hanno dato tanto. Poi ho capito che qualcosa non andava nel verso giusto. Per amore abbiamo preso questa decisione. Sono emozionato, Pisa è speciale. Con la chiamata del Palermo mi si è riacceso l’entusiasmo. Stanotte non ho dormito, quello che è successo ieri è stato inaspettato e immeritato, non ho ancora fatto niente. Ho una carica incredibile. Dobbiamo far tornare questo popolo dove merita di stare. Ho una grande responsabilità, tutti mi hanno fatto sentire importante. Daremo tutto noi stessi”.
ORE 11.14 – “Nessuno ci regalerà nulla. Abbiamo un sogno, dovremo meritarcelo. Dobbiamo riportare il Palermo dove merita. Questa è una grandissima capitale del calcio. So che abbiamo una grande responsabilità. Abbiamo un grande vantaggio: società e tifosi sono pronti. Ora tocca a noi dimostrare. Sarà durissima e difficilissima, più complicata dell’anno scorso. Ho una squadra forte e un pubblico da Champions, non ho paura di nulla. Ho pensato tanto, mi piacerebbe uscire tra gli applausi anche dopo una sconfitta”.
ORE 11.16 – “Faccio un in bocca al lupo a Dionisi e Gilardino (nuovo allenatore del Pisa, ndr.), sono due colleghi bravi. La società mi ha messo a disposizione tutto quello che ho chiesto. Valuteremo in ritiro la condizione dei giocatori. Con me chi corre poco, sta fuori, non guardo in faccia a nessuno. Abbiamo un unico obiettivo: dovremo mettere da parte l’io, la parola d’ordine sarà “noi”. I giocatori sono molto forti, vedevo il Palermo come una favorita l’anno scorso, poi interverremo sul mercato. Non penso ci sia tanto da fare. Dobbiamo ridare fiducia ai calciatori. Voglio valutare in ritiro cosa abbiamo a disposizione. Non penso che ci sia un sistema di gioco che ci farà vincere. Il ritiro sarà fondamentale, è abbastanza lungo, in un bel posto”.
ORE 11.19 – “Ho vinto da allenatore e giocatore, ma ho anche perso tanto. Quando la società è organizzata e c’è un pubblico del genere, si possono fare grandi cose. Ora devo far sentire forti i giocatori. I calciatori di Serie B non capiscono quanto sono forti, si accontentano. Siamo molto fortunati a essere in una piazza così. Non parliamo di obiettivi, voglio che la squadra raggiunga il massimo delle proprie potenzialità”.
ORE 11.21 – “Conosco Gardini e il direttore Osti da una vita, non c’era bisogno di niente. Dopo che ho chiuso col Pisa, speravo arrivasse il Palermo. Non ho scelto tra Pisa e Palermo, ma dopo aver chiuso la mia precedente esperienza. So quello che si aspettano qui, speravo di ricevere la telefonata. Desideravo arrivare al più presto”.
ORE 11.23 – “Brunori e Pohjanpalo sono giocatori molto forti, ma penso che il Palermo sia molto forte, non ci fanno vincere due giocatori. Dobbiamo tornare a essere squadra e lottare su tutti i palloni. Si vince tutti insieme. Palermo non ha solo Brunori e Pohjanpalo. Dovrò essere bravo a dare loro le motivazioni giuste”.
ORE 11.24 – “Sono appena arrivato, abbiamo in agenda di parlare con i giocatori. Sarà fondamentale il ritiro, dovremo lavorare su tanto. L’aspetto fisico sarà fondamentale, in Serie B si corre. Ci sarà da lavorare, ma il lavoro mi esalta”.
ORE 11.29 -“Ci siamo sentiti con Gattuso, sono molto contento per lui, abbiamo condiviso tante vittorie. Può portare serenità e voglia di fare bene. Mi auguro che l’Italia possa andare al Mondiale”.
ORE 11.30 – “Una squadra di Inzaghi deve vincere (ride, ndr.). Noi dobbiamo regalare emozioni alla nostra gente. Mi baserò sui giocatori che ho, non potrò fare quello che ho fatto a Pisa, le caratteristiche sono diverse. Ho sempre pensato che un bravo allenatore debba fare meno danni possibili. Il calcio non l’ha inventato nessuno. Cercherò di mettere in campo una squadra che giochi bene. Dobbiamo riportare la gente a veder giocare bene la propria squadra. Serve riconquistare il pubblico, so che dovremo meritarci l’affetto dei tifosi. Le pressioni sono belle, un giocatore deve avere il piacere di giocare a Palermo. Io ci credo, credo che sia stata la scelta giusta, ho voluto Palermo a tutti i costi”.
ORE 11.33 – “Abbiamo un’idea. Il sistema di gioco che ho adottato a Pisa mi ha dato tante soddisfazioni. Giocheremo col 2-1 davanti. (LEGGI QUI I DETTAGLI SULL’IDEA DI GIOCO)
ORE 11.36 – “Con Taibi mi sento sempre, è stato uno dei primi a chiamarmi. Ho sentito Biffi, ma anche Miccoli e Carrozzieri. Mi hanno chiamato in tanti. Ho giocato tante volte a Palermo, ho segnato qualche gol di troppo (ride, ndr.). Non c’era bisogno di una spinta. Quando è arrivata la chiamata, ero già in aeroporto”.
ORE 11.38 – “Dobbiamo cancellare il passato, basta parlare della scorsa stagione. Palermo ha un pubblico intelligente, deve ripartire tutto da zero. I giocatori devono riconquistarsi l’affetto di questa gente. La squadra lavorerà forte”.
ORE 11.39 – “Da calciatore ho sempre giocato al Nord, da allenatore ho scoperto il Sud e mi sono trovato benissimo. Speriamo di regalare soddisfazioni ai tifosi. Qua non ci mancherà niente, sono fissato con l’alimentazione, bisogna essere atleti a 360 gradi. Il centro sportivo è favoloso, so bene che a Palermo c’è tutto”.
ORE 11.41 – “Penso che le parole le porti via il vento. La squadra deve rispecchiare quello che sono io. Il mio sogno è rendere società e tifosi orgogliosi. Tutti mi hanno dato stima e affetto smisurato, è una grande responsabilità. Il mio staff è molto preparato, daremo tutto noi stessi”.
ORE 11.43 – “Il mio Instagram è intasato, ringrazio tutti, ho capito subito quello che mi aspetta. Quello che è successo ieri mi rimarrà per tutta la vita. Le emozioni mi sorprendono sempre, il momento di ieri è stato da pelle d’oca. Per me giocare a Palermo era difficilissimo, al “Barbera” serviva un’impresa. A fine carriera forse potevo venire a giocare a Palermo. Spero di essere arrivato nel posto giusto al momento giusto”.

“La squadra è già forte”? Addio sogni di gloria…
La squadra parte da un’ ottima base e verrà potenziata.
Inzaghi ha iniziato ad allenare nel Milan. Prima esperienza: subito il Milan. Dopo 10 anni è finito al Palermo.
La carriera al contrario.
All’ epoca non era pronto.
L’arrivo di Inzaghi ha portata una ventata di entusiasmo fortemente necessaria in un ambiente che dopo l’anno scorso era calcisticamente depresso. Lui per la serie B è un ottimo allenatore, ma la sua sorte, è bene ricordarlo, dipenderà tantissimo dal calciomercato; a questo proposito la conferenza stampa ha dato 3 soli spunti di reale interesse:
1) Sul valore della rosa: Inzaghi dice “siamo forti così”; date le circostanze è una affermazione comprensibile nella sua diplomaticità, ma è solo una mezza verità: l’anno scorso la rosa del Palermo aveva alcune individualità top per la serie B, ma considerate le lacune in ruoli cruciali, ed il male assortimento dei profili tecnici dei vari calciatori , era massimo da quinto posto. Come scrivo da tempo non è una rosa che va “rivoluzionata”, ma occorrono cmq cessioni ed innesti importanti per risolvere le suddette criticità.
2) Sul mercato: Osti dice che solo ora che Inzaghi è ufficiale si comincerà a sondare sul serio il mercato, e che solo il 10% dei tanti nomi fatti dai media possono essere oggetto di qualche interesse per il Palermo. La conferma, se ce ne fosse bisogno, che gli articoli sul calciomercato servono solo a generare traffico sui vari siti; dal canto mio mi riprometto di non commentare più questi “rumors” , ma solo le ufficialità.
3) Come avevo anticipato, il Palermo in attacco non giocherà con le 2 punte, come si ipotizzava su questo ed altri siti locali, ma col 2-1 (2 trequartisti e un centravanti):Inzaghi lo ha detto esplicitamente. Non che ci volesse un indovino, bastava un minimo di competenza: Inzaghi in carriera non ha MAI usato il modulo a 2 punte….
Quindi in panchina o Brunori o il finnico. Insomma Dionisi 2…
No. In panchina fissa Le Attaron Pardon Le Douaron. Così impara a giocare davanti al finnico come faceva negli spezzoni delle ultime giornate di campionato .
Il Palermo giocherà con Pohjanpalo davanti e dietro lui agiranno Brunori e se lo prendiamo Palumbo.
E comunque non è vero.
Il Pisa giocava con un 3-4-3, solitamente; che al massimo diventava un 3-3-1-3. In ogni caso due punte c’erano sempre, fisse: certo una più centrale, l’altra più larga.
Quando si difendeva adottava un 5-3-2 o un 5-2-3.
Bastava un minimo di competenza…
Le parole la squadra è già forte le ho sentite lo scorso anno il 27 giugno alla presentazione di Dionisi spero non vengano fatti gli stessi errori
Basta inserire qualche elemento nel ruoli che tutti sappiamo che erano scoperti lo scorso campionato, per me soprattutto terzini/esterni e regista.
Per il resto la vera differenza la deve fare l’allenatore.
In attacco secondo me li metterà in campo tutti e tre, il finnico avanti e il capitano e il francese subito dietro. Tre attaccanti.