Gerolin: “Zamparini-Pozzo, che derby! Gila bistrattato, Nestorovski…”

Da Palermo, così come da Udine, è andato via quasi in silenzio. Manuel Gerolin ha lasciato in estate la poltrona di direttore sportivo rosanero, alla quale era arrivato con buone referenze date dal lavoro di osservatore all’Udinese e di dirigente al Siena. Nella sfida di stasera, dunque, è un doppio ex con pochi rimpianti sul lavoro svolto, soprattutto in Friuli: “A livello personale mi sono lasciato in ottimi rapporti con entrambe le società – ha dichiarato Gerolin a stadionews24 -. L’Udinese è cresciuta tantissimo, ha uno stadio di proprietà e secondo me ha un progetto lungimirante, per avvicinare i tifosi e programmare. Secondo me il calcio deve andare in questo verso, se l’Italia vuole raggiungere campionati come quello inglese e tedesco. L’Udinese ha saputo accelerare più di altri“. Palermo-Udinese è inoltre il “derby” friulano tra ZampariniPozzo: “Due grandissimi presidenti e due esperti di calcio – prosegue Gerolin – lo penso davvero. I Pozzo hanno dimostrato in questi anni di calcio di saperne e di saper creare un’azienda calcistica. Zamparini è riuscito a scoprire dei calciatori che hanno deliziato le nostre platee. Due grandi presidenti, gente che ha dato tanto al calcio“.

Dell’era Zamparini, però, Gerolin ha vissuto un periodo di alti e bassi. Come quello della passata stagione, concluso con una salvezza miracolosa: “Col Palermo c’era l’obiettivo della salvezza e di valorizzare qualche ragazzo, in entrambi i casi ci siamo riusciti. Poi sono in ottimi rapporti sia col presidente che con gli altri dirigenti. Lo scorso anno abbiamo avuto molti problemi, abbiamo cambiato molto e lo stesso Zamparini ha fatto degli sforzi per ringiovanire la squadra. Gli ultimi due mesi hanno però mostrato una squadra unita, che ha lottato accanitamente per una salvezza a cui nessuno più credeva“. Una coesione nata nel momento più critico della stagione, quello della lite tra SorrentinoBallardini “Nel momento della difficoltà, come a Coccaglio e a Verona, lì ci siamo uniti. Quegli episodi così discussi e tragici ci hanno unito ancor di più. Da lì siamo ripartiti e tutti insieme ne siamo venuti fuori“.

Il problema del Palermo, almeno stando a quanto visto finora, è non aver compiuto alcun progresso da quella salvezza: “Forse si doveva ripartire da lì – ammette l’ex d.s. rosanero – ma il campionato è lunghissimo. Vedere il Palermo così in basso rattrista, ma si vede un organico che può migliorare. Poi Zamparini ha detto che a gennaio cercherà di rinforzare la squadra e io credo che manchi qualcosa in attacco“. Un reparto che vede protagonista assoluto un giocatore acquistato proprio durante la sua presenza, Ilija Nestorovski: “Lo seguivo da tempo e nelle varie serie croate aveva realizzato diversi gol. Lo abbiamo preso in un momento ottimale, insieme a Posavec, pagandolo il giusto e soffiandolo agli altri. Sapevo delle sue doti sotto porta, magari con qualche carenza di profondità. Uno alla Pippo Inzaghi, che va assistito molto. Andava messo probabilmente in un contesto più strutturato“.

Un neo del mercato del Palermo, quello di non aver completato l’attacco in estate dopo una cessione eccellente: “L’anno scorso è stato bistrattato Gilardino – prosegue Gerolin – ma alla fine ha fatto dieci gol ed è riuscito a dare qualcosa in più. Era una garanzia“. Una decsione a lungo osteggiata dalla tifoseria e che lo stesso dirigente, ancora oggi, sembra non condividere. Gerolin, però, glissa sulla domanda riguardo ad un’eventuale permanenza del bomber biellese: “Io avrei affiancato qualcuno a Nestorovski“. Probabilmente a gennaio arriverà un altro attaccante, ma nel frattempo sarà il macedone a guidare i rosa contro l’Udinese. Una sfida da non sottovalutare: “Il Palermo deve stare molto attento all’Udinese – conclude Gerolin -. Credo che farà un buon campionato, però non è favorita in questa partita. Il Palermo deve riuscire a ribaltare la propria situazione in casa, altrimenti diventa dura per il campionato. Questa partita è fondamentale“.


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