Pastore: “Palermo da sogno. Primi tre mesi come una vacanza”

Nel 2009, all’età di 20 anni Pastore viene acquistato dall’Huracán. Chiude la prima stagione con 34 presenze. Quella successiva, conquista i tifosi mettendo a segno la prima tripletta nella storia del derby siciliano: il match casalingo contro il Catania finisce 3 a 1. Stesso risultato rimediato nella trasferta contro la Juventus di qualche settimana prima. Pastore è una gioia per gli occhi, il primato di miglior marcatore della squadra lo consacra come il fuoriclasse che ha saputo trascinare la squadra ai preliminari di Europa League e alla finale di Coppa Italia. Nell’estate 2011, il PSG paga 42 milioni per portarlo nella capitale francese. Dopo sette anni torna in Italia, alla Roma, dove gli infortuni hanno fortemente condizionato il rendimento. Oggi ha 31 anni.

Javier Pastore ricorda sempre con piacere i suoi trascorsi a Palermo, squadra che lo ha lanciato nel grande calcio europeo. L’ex giocatore rosanero è stato protagonista di una bella intervista sulla pagina Facebook del suo primissimo club, l’Atlético Talleres di Corboda, e ha parlato del suo trascorso.

I primi tre mesi a Palermo sono stati come una vacanza, sono sincero – afferma – . Eravamo in hotel vicino alla spiaggia, quindi mi allenavo, poi tornavo all’hotel e andavo al mare. All’inizio è stata dura, avevo 19 anni”.

Un’esperienza molto bella – continua – ci sono rimasto due anni. La squadra giocava molto bene, era un sogno. Inizialmente ho avuto difficoltà dal punto di vista tattico, ma era bellissimo”.

Pastore parla dell’impatto con il calcio italiano dopo gli anni in Argentina: “Giocavo con giocatori già consacrati come Miccoli, Cavani e Balzaretti o contro campioni come Buffon alla Juventus o Totti alla Roma, non ci potevo credere. Volevo le maglie di tutti, era l’unica cosa che mi interessava, più delle partite”.

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