Processo Aemilia: due anni di carcere per Iaquinta. Urla in tribunale

Vincenzo Iaquinta è stato condannato in primo grado a due anni di reclusione nell’ambito del processo maxi processo Aemilia, che vedeva imputate 148 persone per numerosi reati (34 di loro erano accusati di associazione mafiosa, con riferimento alla ‘ndrangheta).

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L’ex campione del mondo del 2006 era accusato di reati legati al possesso di armi, ma non è stata accolta la richiesta di 6 anni di condanna visto che è caduta l’aggravante mafiosa. Accolte invece le richieste per il padre Giuseppe Iaquinta, condannato a 19 anni di reclusione.

Padre e figlio (che presenteranno ricorso in appello) hanno lasciato l’aula bunker del tribunale di Reggio Emilia, mentre era ancora in corso la lettura del dispositivo,  urlando “vergogna, ridicoli” in aperto contrasto con la sentenza.

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