Repubblica – Palermo & the City, il sogno è vendere una società di B

Inizia un mese di maggio infuocato per il Palermo, che dovrà giocare “su due fronti”. Scrive così Salvatore Geraci sulle pagine di Repubblica, spiegando che i rosanero dovranno impegnarsi sia “sul campo a caccia della B” sia “fuori in cerca di finanziatori per risvegliare i successi dell’era Zamparini”.

Due strade incrociate, anche se il passaggio di proprietà avverrebbe indipendentemente dall’esito sportivo. Un’eventuale promozione in Serie B, tuttavia, cambierebbe le condizioni della trattativa. “Un conto è ripartire dalla categoria superiore, un altro è restare impantanati nel labirinto della C, che comporta solo spese e pochi incassi”, scrive Geraci.

Anche perché il Palermo, dopo i complicati playoff, sarà arrivato alla fine del ciclo triennale, che comporterà una rifondazione: servirà nuova liquidità e, se ci sarà la volontà, bisognerà rinnovare diversi contratti dei giocatori in scadenza a giugno.

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11 thoughts on “Repubblica – Palermo & the City, il sogno è vendere una società di B

  1. E’ il sogno di Mirri che, quanto a sognatore, non vale una cicca …
    La squadra è una cosa, Mirri tutt’altra …

    1. Perché, ti pare possibile che un imprenditore con la squadra in B vorrebbe abbassare in prezzo o lasciarlo uguale? Siamo realisti, su….

  2. Mirri che sta trattando con sceicchi VERI, non quattro scappati di casa raccattati per fare scena passa per speculatore l’altro invece era un benefattore..

  3. Se hanno un grande progetto prendono il 100% , se invece lasceranno il 20% a Mirri vorrà dire che saremo una squadra satellite per fare girare giocatori.

  4. Mi chiedo il motivo per il quale in questo momento ci lascia andare a commenti odiosi verso tizio e caio . Mi chiedo perché si continua a infangare il passato e ad insultare il presente. Ma tifare con sincerità no ? Sperare che davvero il Palermo possa ritrovarsi una proprietà ricca e piena di progetti no ? Non capisco, credetemi. Ho vissuto epoche di vero pititto con presidenti squattrinati e improvvisati ma mai ho rinnegato la mia fede calcistica e i colori rosanero.

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