Repubblica - "I rosa in crisi d’identità scivolano in classifica tra flop e interrogativi" ​​

Repubblica – “I rosa in crisi d’identità scivolano in classifica tra flop e interrogativi”

Cosa sta accadendo al Palermo? Se lo chiede La Repubblica. La squadra, ampiamente apprezzata nella prima parte del campionato, appare oggi una lontana parente di quella vista in precedenza. I dati raramente mentono e ne bastano tre per delineare chiaramente la situazione: 1, 5 e 7. Il Palermo, che è stato capolista, si trova ora al quinto posto insieme al Venezia, a sette punti dalla vetta occupata dal Monza. Altri numeri evidenziano ulteriormente il momento difficile dei rosanero: tre sconfitte nelle ultime quattro partite e una sola vittoria nelle ultime cinque offrono un quadro desolante per una squadra che era considerata una delle favorite del campionato di Serie B.

È lecito chiedersi se sia possibile che la formazione che ha travolto il Pescara con un netto 5-0 sia la stessa che ha subito una pesante sconfitta a Castellammare, dominata da un giovane di diciotto anni. È plausibile che giocatori in grado di offrire prestazioni eccellenti una settimana possano apparire l’ombra di sé stessi sette giorni dopo? Inoltre, perché il Palermo si è presentato così nervoso alla partita contro la Juve Stabia? È vero che l’arbitro ha influito sull’andamento dell’incontro, ma i rosanero avevano tutte le condizioni favorevoli per capitalizzare l’entusiasmo derivante dal 125° anniversario della fondazione del club e dal brillante successo contro il Pescara; invece, si sono smarriti.

Naturalmente, qualcuno potrebbe attribuire le difficoltà attuali alla pressione ambientale. Tuttavia, questa giustificazione appare poco convincente se si considera che molti dei giocatori attualmente in rosa al Palermo hanno già esperienza in Serie A. Se percepiscono tale pressione come un ostacolo, allora risulta evidente che non siano adeguati a vestire la maglia rosanero.



Inoltre, vi è il tema legato all’allenatore Inzaghi. È importante evitare che il tecnico diventi un capro espiatorio delle problematiche della squadra. Infatti, durante l’estate, i circa duemila tifosi presenti sotto il balcone del Barbera hanno caricato di responsabilità l’allenatore, alleggerendo invece la squadra dai propri doveri. La sensazione generale, confermata dalle prestazioni contro Castellammare e Catanzaro, è la mancanza di un giocatore leader in grado di motivare e sostenere i compagni nei momenti di difficoltà.

Si evidenzia dunque una carenza di figure guida: come spiegare la fase regressiva di Ranocchia, culminata con un’espulsione evitabile nel finale di gara? Come interpretare la prestazione sottotono di Palumbo? E ancora, come giustificare le performance altalenanti di Pierozzi, Segre e Brunori – protagonisti con il Pescara ma meno incisivi contro la Juve Stabia?

Questi interrogativi trovano risposta solo nelle valutazioni dell’allenatore Inzaghi, che dovrà chiarire se questa squadra rappresenta una realtà solida o semplicemente un’apparenza ingannevole emersa all’inizio del campionato. Tali risposte sono urgenti perché le altre squadre procedono spedite mentre il Palermo fatica a tenere il passo.

4 thoughts on “Repubblica – “I rosa in crisi d’identità scivolano in classifica tra flop e interrogativi”

  1. Di flop Palumbo e Gyasi avevo parlato in tempi non sospetti ed avevo spiegato il perché (Palumbo a 28 anni nessuno l’aveva mai voluto in A ed aveva giocato, per anni, soltanto in realtà medio/basse di B come Terni e Modena; Gyasi l’Empoli retrocesso non aveva ritenuto di trattenerlo in B).
    Oggi vedo che anche i giornalisti sportivi locali – finalmente – parlano di flop.
    Ma il flop è stato in estate, più complessivo:
    1) non è mai successo che un allenatore vada in A in due stagioni consecutive (come è ovvio con due squadre diverse);
    2) le carenze dei precedenti tre anni erano rimaste tutte (un portiere davvero forte; un regista di personalità e non adattato al ruolo; un centrocampista di fascia capace di saltare l’uomo; un attaccante vero in alternativa – o in accoppiata – al finnico), alle quali si è aggiunta la dolorosa perdita di Magnani in difesa (non sostituito) e una rosa fin troppo esigua.
    Ieri Monastra chiedeva: come si risolve la situazione? Non si risolve: siamo una squadra da quinto/nono posto esattamente come gli altri anni (nono/sesto/ottavo), perché fondamentalmente siamo gli stessi delle ultime due stagioni.
    Ma era così difficile capirlo in tempo?

  2. I fatti smentiscono dario.
    1) giasy è forte, uno dei pochi giocatori di serie A che abbiamo, nell’empoli giocava bene, a Palermo ha giocato bene. Altro che flop!

    2) giasy non ha colpe nelle peggiori partite del Palermo di inzaghi: Stabia, catanzaro, Monza e Modena.

    3) l’assenza di giasy si è sentita pesantemente.

    4) giasy è palermitano, benvoluto dai tifosi, attaccato alla maglia e alla città. E onore sempre la maglia.

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