Repubblica – “Il Catania ora teme per il futuro. Tacopina più lontano”

Da Catania – Foggia a Catania – Foggia. Il 17 gennaio è stato un match importante con gli etnei contro i pugliesi, perché è coinciso con la prima presenza di Tacopina allo stadio per seguire quella che già da un po’ di tempo avrebbe dovuto essere la sua squadra. Secondo quanto riportato da Repubblica, il rematch disputatosi ai playoff che ha visto i rossazzurri uscire dalla corsa alla B, potrebbe coincidere anche con “l’ultima” partita di Tacopina.

La Sigi, riporta il quotidiano, sembra essere non intenzionata ad accettare l’offerta di Tacopina, che risulta essere molto più bassa rispetto a quella presentata la prima volta. Inoltre il comitato sembra essere alle prese con degli scontri interni che di certo non fanno bene alla causa.

Inoltre non arrivano buone notizie dal fronte burocratico: si stanno verificando ulteriori rallentamenti sia sul fronte riguardante l’Agenzia delle Entrate di Palermo, sia su quello del Comune di Mascalucia, impegnato nella riduzione del debito.

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5 thoughts on “Repubblica – “Il Catania ora teme per il futuro. Tacopina più lontano”

  1. Volano stracci nella valle del vulcano. I boccalarga non si smentiscono mai. Chiacchere e matricola. E l’ossessione Palermo. Questa è Gadania. Ricominciate dalla D. Bye Bye 11700 volte

  2. Personalmente non mi piace gioire sulle disgrazie degli altri, anche perché “ se Messenia piange Sparta non ride”…
    Vedo il Calcio Catania come la prima avversaria della mia squadra e gli sfottò sportivi contro non si contano.
    Poi do uno sguardo sul panorama calcistico siciliano e meridionale… e li c’è veramente da piangere.

    1. Sono d’accordo al 100%. Al di là di quello che possono pensare personaggi discutibili come “il cineasta romano dei miei cabbasisi” o “il più giusto a sparare minchiate”, se il Catania dovesse fallire e ripercorrere il nostro stesso cammino mi dispiacerebbe molto perchè sarebbe un’ulteriore smacco alla nostra isola. E non lo dico perchè sarei catanese, come questi idioti di cui sopra pensano solo perchè espongo pareri contrari ai loro dogmi, ma perchè questo calcio riflette sempre di più l’infimo livello in cui versa l’umanità dove le masse (non solo calcisticamente parlando) sono sottomesse alla follia di pochi criminali che venderebbero pure le loro madri, se non l’anima, pur di raggiungere i loro scopi.
      Viva la Sicilia, quella onesta, quella ricca di dignità e che non ha bisogno dell’elemosina dello straniero di turno che serve solo a nascondere le miserie dell’anima di chi lo idolatra.

      1. E la Sicilia onesta sarebbe l’attuale realtà catanese? Sei formalmente invitato e diffidato a non riferirti più a me, alla prossima offesa passerai i guai. Giuridicamente parlando, ovviamente.

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