Roma – Shakhtar 1 – 0, LE PAGELLE: Dzeko spietato, bene Strootman

ROMA – SHAKHTAR DONETSK 1 – 0 (And. 1 – 2) Marcatori: 7′ s.t. Dzeko (R); espulso al 35′ s.t. Ordets (S)

La Roma vince ed accede ai quarti di finale di Champions League dopo dieci anni. I giallorossi giocano un primo tempo attento, più improntato a non prendere gol che a farlo. Nella ripresa, invece, una grande invenzione di Strootman permette a Dzeko di segnare il gol qualificazione. Poi la squadra capitolina gestisce bene il vantaggio e la superiorità numerica, sfiorando il due a zero. Nel finale, però, De Rossi e compagni si abbassano troppo e soffrono il giro palla dello Shakhtar, ma il pari non arriva. Grande prova di maturità anche per l’allenatore della Roma, Eusebio Di Francesco, che ha preparato ottimamente la partita più importante della sua giovane carriera da tecnico.

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Roma (4-3-3): Alisson 6; Florenzi 6, Manolas 6, Fazio 6.5, Kolarov 6.5; Nainggolan 6.5, De Rossi 6, Strootman 6.5; Under 5 (dal 19′ s.t. Gerson 5), Dzeko 7.5 (dal 44′ s.t. El Shaarawi s.v), Perotti 6.

Shakhtar (4-2-3-1): Pyatov 5.5; Butko 5, Ordets 4.5, Rakitskiy 5, Ismaily 6; Fred 6, Stepanenko 6 (dal 29′ s.t Patrick 5.5); Marlos 5.5 (dal 37′ s.t. Dentinho s.v.), Taison 6.5, Bernard 6; Ferreyra 5.

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I MIGLIORI DELLA ROMA:

Dzeko: Il faro della squadra. Quando i giallorossi sono in difficoltà, si rivolgono al numero 9 con palloni difficili. Il bosniaco li gestisce tutti alla grande, da vero regista offensivo. Attacca splendidamente la difesa ucraina (piazzata malissimo) in occasione del gol qualificazione, poi è freddo davanti a Pyatov. Provoca anche l’espulsione di Ordets. Grandissima prestazione nella partita più importante della stagione.

Strootman: Dopo un primo tempo a tratti disastroso, nella ripresa si eprime ai suoi livelli. Recupera tanti palloni e li “pulisce”, trasformando l’azione da difensiva ad offensiva. Pregevole il lancio che manda Dzeko solo davanti al portiere.

Fazio: Il “comandante” gioca una partita attenta, da vero leader difensivo. Taison gioca quasi ad uomo su De Rossi, così l’azione dei giallorossi inzia sempre dai piedi dell’argentino, che spesso scavalca il centrocampo con lanci lunghi (non sempre precisi). Una sola sbavatura: una palla persa nel primo tempo che quasi manda in porta Ferreyra; il numero 20 della Roma, però, rimedia all’errore andando a recuperare.

Kolarov: È l’uomo che riesce a dare un’accelerata all’azione della Roma. Non gioca mai un pallone banale, cerca sempre la soluzione più funzionale. Nel primo tempo, è il più pericoloso dei giallorossi. In fase difensiva, tiene bene sul giocoliere Marlos.

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I PEGGIORI DELLA ROMA:

Under: Passo indietro. Il turco non entra mai in partita e non riesce ad esprimere tutte le sue qualità. Non salta l’uomo, non attacca la profondità e tocca pochi palloni (la maggior parte, sbagliando). Più attento in fase difensiva. Esce nella ripresa dopo una brutta prestazione.

Gerson: Brutto ingresso in campo. Entra al posto del peggiore della Roma, ma non riesce a dare un contributo maggiore di Under. Gestisce male i palloni che tocca e sbaglia una facile occasione dopo una grande assist di Kolarov.


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