Sant’Agata, Ferraro: “Fatto mezzo miracolo, c’è rammarico. Non esiste la meritocrazia”
Emanuele Ferraro (Pagina ufficiale Sant'Agata) Goalsicilia
Ad un quarto d’ora dalla fine dello scontro playout il Sant’Agata era salvo e sul 2-0 in casa dell’Acireale, poi il crollo e la retrocessione in Eccellenza. Abbiamo fatto il punto della situazione con il tecnico biancazzurro Emanuele Ferraro.
Avete chiuso una stagione terminata male ma a testa altissima…
“Sicuramente il rammarico è grande, anche perché abbiamo dimostrato che era lecito crederci, ma è vero lasciamo a testa altissima. A questi ragazzi non potevo chiedere di più perché hanno dato più di tutto”.
Ricorderete a lungo quegli ultimi 15 minuti con l’Acireale…
“Purtroppo ci è mancata un poco di lucidità ma soprattutto dei cambi importanti che a quel punto della partita servivano. Abbiamo pagato purtroppo a caro prezzo le assenze di Perez e Pussetto. Loro ovviamente spingevano tanto e c’è rammarico perché soprattutto il primo gol che ha riaperto tutto era evitabilissimo”.
Dopo l’ultima partita del campionato era particolarmente commosso…
“È stata un’annata particolare. Sono una persona che dà sempre tutto, e pretendo questo dai miei calciatori, quando c’è stata questa fusione siamo riusciti a fare mezzo miracolo centrando la possibilità di giocarci un playout mentre tutti ci davano già per retrocessi. Questo mi ha commosso è vero, ma va bene così perché queste emozioni ti fanno sentire vivo e sono l’emblema del calcio”.
C’è qualcosa che si rimprovera?
“Sono incredibilmente autocritico, spulcio e analizzo tutto quello che faccio, ma penso di potermi rimproverare davvero poco. Con la rosa che c’era a disposizione nei momenti importanti si è fatto il massimo, per cui con la staff abbiamo veramente dato tutto quello che avevamo”.
Capitolo futuro…
“Purtroppo oggi il calcio va al contrario. Sono un sognatore, spero sempre che la meritocrazia premi, ma in questo sport è diventata merce rara. Purtroppo si va avanti solo con calci nel sedere, con giri di procuratori che ti sponsorizzano ovviamente per loro interesse e ovviamente ci sono presidente e direttori che cadono in questi tranelli. Cerco di fare quello che posso con le mie forze e se merito qualcosa, me lo guadagno sul campo. Ad oggi non ho ricevuto chiamate, per cui sono in attesa”.
