Sassuolo, è morto il patron Giorgio Squinzi

Giorgio Squinzi, patron del Sassuolo, è morto all’età di 76 anni: l’ex presidente di Confindustria e amministratore unico della Mapei era malato da tempo e nelle ultime settimane le sue condizioni erano peggiorate, costringendolo al ricovero presso il San Raffaele di Milano, dove si è spento nel pomeriggio di oggi, 2 ottobre.

Grande appassionato di sport (in passato sponsor di grande peso anche nel ciclismo) era stato l’artefice dell’ascesa fino alla Serie A del club neroverde, acquisito nel 2002 e diventato di fatto una costola del gruppo Mapei (l’azienda fondata dal padre Rodolfo nel 1937).

Nonostante sia stato un dichiarato tifoso del Milan, Squinzi dimostrò grande attaccamento e voglia di investire nel progetto Sassuolo, di cui la Mapei era già stata sponsor sul finire degli anni ’80: la squadra venne acquisita in Serie C2; nel 2006 arriva la promozione in C1, due anni dopo quella in Serie B e nel 2013 la squadra ottiene la storica promozione in Serie A, giocata da allora nello stadio di Reggio Emilia, acquistato all’asta dalla Mapei dopo il fallimento della Reggiana e adeguato in breve agli standard moderni. Risale invece solo a pochi mesi fa l’inaugurazione a Sassuolo del centro sportivo Mapei, altro fiore all’occhiello della società e del progetto sportivo del patron neroverde.

Squinzi lascia la moglie Adriana Spazzoli e i figli Marco e Veronica, da tempo già impegnati nella Mapei. Questo il messaggio di cordoglio del comune di Sassuolo che ha proclamato il lutto cittadino per il giorno dei suoi funerali: “Sassuolo perde un amico, un sostenitore, un grande uomo prima ancora che un grande imprenditore”.

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