Spazio ai giovani – Housem Ferchichi: l’italo-marocchino da Montebelluna a Palermo

Con l’esclusione dal progetto tecnico di Maresca, Daprelà e Rigoni, in casa Palermo stanno guadagnando spazio i giovani. Se da un lato Giuseppe Pezzella, classe ’97, ha esordito dapprima in Coppa Italia e poi in campionato, nell’ultima sfida contro l’Atalanta ha raggiunto la prima squadra un altro giovane ragazzo: Housem Ferchichi.

Classe 1996, Housem Ferchichi nasce a Montebelluna, in provincia di Treviso, da genitori di origini marocchine. Calcisticamente muove i suoi primi passi negli impianti di Lancenigo, una frazione del paese di Villorba, con la maglia del Treviso. Qui giocò da esordiente fino al 2009, quando il Treviso fallisce: il Montebelluna, squadra del suo paese, lo nota e allora lo inserisce nelle sue juniores. “Aveva iniziato come mezzapunta, diventando poi centrocampista completo, bravo a impostare, ma capace di sacrificarsi anche in fase difensiva” raccontava il suo ex tecnico degli allievi Luca Bressan, e l’annata migliore per Ferchichi arriva nel 2013 quando gioca e vince la final six del campionato allievi con il suo Montebelluna.

Alle finali nazionali era presente il responsabile del settore giovanile del Palermo Dario Baccin e non se lo lascia sfuggire. Ferchichi arriva in rosanero nel luglio del 2013 in prestito con diritto di riscatto. Nel suo primo anno con la maglia della primavera di Bosi gioca 11 partite tra campionato e torneo di Viareggio, trovando il primo gol con i rosanero nel 7-3 contro il Latina. Negli anni successivi conferma le sue qualità, facendo della velocità la sua arma migliore: gioca sia come trequartista, come centrocampista centrale e, in caso di necessità, anche come esterno alto.

In questa stagione, gioca 10 partite con la primavera come fuori quota ma, vista la presenza di Cassini, Pirrello e La Gumina, negli ultimi incontri trova meno spazio. Settimana scorsa, però, la grande soddisfazione per lui: Davide Ballardini lo convoca per la prima volta in prima squadra. Per lui maglia numero 56 e tanta felicità per questo grande traguardo raggiunto. “Tecnicamente molto forte, è migliorato molto a livello fisico: ha fame e voglia di arrivare” diceva il suo tecnico al Montebelluna. Il primo passo tra i professionisti è arrivato.


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