Tedino: “Quanti infortuni! Tifosi allo stadio? Non possiamo obbligare nessuno… “

Viaggio in casa del Pescara per avere ulteriori conferme. Il Palermo si appresta ad affrontare gli abruzzesi nell’anticipo della 13esima giornata di Serie B.  “Avere sempre qualcosa da dimostrare? Io qua a Palermo non ho ancora dimostrato niente”, afferma Bruno Tedino in conferenza stampa. “Sono orgoglioso di condividere con voi e la gente di Palermo questo momento. Vogliamo continuare a lavorare al massimo; ero sicuro che la passione e la competenza non sarebbero mancate. Mancano però 30 gare, quindi bisogna non pensare alla classifica”.

Tedino predica calma e guarda con preoccupazione all’infermeria: “Abbiamo avuto tanti infortuni, stamattina si è fatto male Pomini alla caviglia ed è dovuto uscire dal campo e non sappiamo ancora nulla a livello di prognosi. E’ un periodo complicato. Sui crociati rotti e le fratture non possiamo dir nulla: Rolando addirittura si è perforato tutto il piede e ha continuato a giocare. Sugli infortuni muscolari stiamo cercando di prendere appunti: chi mantiene il campo dovrebbe ricevere il nobel, lavoriamo sempre qui ed è sempre apposto. Io chiedo lavori ad alta intensità e bisogna stare sempre attenti, anche quando cambiano le condizioni meteo”. Tanta sfortuna, ma Tedino è comunque soddisfatto del carattere dei suoi ragazzi: “I ragazzi ci tengono a fare bene e sono orgoglioso di allenarli. Il Palermo è una squadra tra le favorite per vincere, non è un di più l’essere primi. Semmai la squadra che è in emergenza deve stare il più alto possibile e sopperire alle assenze”.

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Tante defezioni contro il Pescara di Zeman: “E’ stato un grandissimo maestro: ha sempre ricavato il massimo dai suoi giocatori con il suo gioco verticale . Zeman è inimitabile: “rubare” da Zeman e aggiungerlo al proprio calcio è impossibile. Al livello tecnico resterà inimitabile”. Ma quando gli si chiede dei tifosi il tono è sconsolato: “Normale che il percorso è stato pesante, soprattutto per ricompattare il gruppo e convincere diversi a rimanere. La città dovrebbe essere più partecipe ma non possiamo obbligare nessuno (l’abbraccio di Nesto non l’ho chiesto io). Se vogliono darci una mano siamo orgogliosi e felici, ma non possiamo obbligarli”.

Emergenza piena sulla fascia sinistra: “Morganella, Aleesami, Rolando sono percussionisti dal grande passo. Fiordilino può sopperire con una buona resistenza e ottime geometrie. C’è grande disponibilità e non sono preoccupato di impiegarlo. Io ho provato anche Embalo – rivela Tedino – : ha preso due pallonate devastanti, di cui uno proprio lì dove non batte il sole. Dopo un quarto d’ora l’ho tolto perchè sembra proprio maledetta quella fascia (ride, ndr). Carlos mi da tante soddisfazioni, dall’inizio e a gara in corsa, a spingre e contenere. Ovviamente sulla fascia non darebbe equilibrio adesso, ma è il mio sesto uomo”.

“A Brescia siamo andati con pochissimi giocatori, a Foggia abbiamo reagito da un momento difficile, a Frosinone pure. Abbiamo sempre trovato avversari incazzati (solo a Carpi abbiamo giocato un match “tranquillo”). Tutti si tirano su le maniche contro di noi, stiamo attenti. Siamo primi e loro approcceranno la gara ancora più motivati”, analizza il tecnico rosanero. “Senza impegno e concentrazione tutti possono fare brutte figure, come il Chelsea di Conte. Se non pareggiamo gli stimoli avversari non possiamo competere, dobbiamo mettercelo in testa tutti, fino all’ultimo dei collaboratori dello staff”.

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“Accardi, Fiordilino, La Gumina, Monachello e Gnahoré stanno giocando poco ma quando li metto in campo sono sereno. Non dirò mai ‘porco cane devo metterli’: tutti hanno dei limiti, ma noi abbiamo la forza di poter lanciare dei giovani anche della Primavera su cui abbiamo investito. Ci piace prendere anche questo tipo di responsabilità”. In ripresa anche Igor Coronado, non brillante nelle ultime uscite: “Sta migliorando molto. Cerca qualche giocata difficile, perchè vuole dimostrare di essrere forte. Non deve dimostrare niente a noi e deve stare tranquillo: deve fare le cose semplici e superare questo momento. Ci dalle accelerazioni improvvise e delle giocate che fanno la differenza. Sabato è stato molto sfortunato, ma può sempre illuminare con qualche colpo”.

“Posavec? Conta la continuità. Di vero errore clamoroso conto solo quello con il Perugia. Uno in 9 gare sono pochi: garantisco che è un portiere forte con potenziale – assicura Tedino – . Se fai giocare i giovani gli rompi le palle, se non giocano ci lamentiamo. Josip per me è secondo certi portieri: ho allenato giovani portieri come Meret, Audero o Donnarumma, che nel contesto Milan può fare qualche errore, non possiamo essere pronti con la mannaia.  Josip deve stare rilassato e ovviamente portare l’asticella sempre più verso l’altro. Del resto è un portiere di grande prospettiva. Dimostra quanto ci tiene al gruppo. Non è fair play, però ci eravamo accorti che l’aveva presa. Entra in campo sempre con la stessa mentalità: è un ragazzo solido che sa quanta stima noi abbiamo per lui. Ovviamente non ci piace essere anti-sportivi: in quel caso lì è istintivo, ma non posso neanche regalar palla. Lui ci tiene allo spritio di gruppo. Va sottolineato questo”.

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Continua a tenere banco la questione dei nazionali. Nemmeno la lettera di Zamparini è riuscita a convincere la Macedonia a non convocare Nestorovski e Trajkovski: “Ci abbiamo provato a non mandarli per questa amichevole: chiaro che i macedoni vogliano salire nel ranking, loro fanno il loro percorso, anche se a noi crea un problema. Non voglio mettermi in mezzo. ovviamente credo loro siano più nazionalisti di noi. Noi ci teniamo all’Italia, ma loro alla Macedonia ci tengono di più (anche se poi anche in nazionale sono legatissimi al Palermo). Siccome sono date FIFA e UEFA, non puoi opporti ad una convocazione. La sfumatura non è Palermo – Macedonia. E’ un discorso più ampio”.

E l’assenza di Nestorovski sarà sicuramente pesante visto che il Palermo ha vinto solamente quando il macedone è andato in rete: “I gol di Nesto sono frutto anche del lavoro degli altri (ad esempio la palla inattiva a Carpi e merito del mio collaboratore). Un rigore pesante, una punizione: Nesto è un leader, ma lui ha bisogno della squadra. Sono sicuro al 1000% che farà bene. Non sono preoccupato, ma non riusciamo a venire fuori da questo problema dei microtraumi. Trajkovski? Non possiamo giocare in 15: c’è una squadra che sta facendo il proprio dovere. Chi gioca meno deve aver pazienza e avere più continuità di rendimento. Il momento arriverà anche per loro”.

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E sulla possibilità di convocare Antonino Gallo: “Per la fascia sinistra è ancora fragile, ma puntiamo molto su lui e Rizzo (esterno destro). Sono indietro dal punto vista di esperienza e del fisico, ma li teniamo in grande considerazione – spiega Tedino – . Gallo ha il sinistro, ha corsa e ha delle prospettive: sta a loro dimostrare e confermare la propria crescita. Non possiamo lanciarli così allo sbaraglio, ma si allenano con noi e li teniamo in grande considerazione”.

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