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Tedino: “Dieci punti di distacco non è presunzione. Spazio ai giovani. Il modulo…”

“Vincere con 10 punti di distacco? Non è presunzione”. Lo dice l’allenatore del Palermo, Bruno Tedino, nella prima conferenza stampa del ritiro a Bad Kleinkirchheim (VIDEO). Il mister rosanero ha parlato della situazione della squadra, degli obiettivi di calciomercato e dell’arrivo in ritiro del presidente Zamparini.

Arrivato in salta stampa, Tedino ha parlato delle prime impressioni sul clima che si avverte in ritiro: “Che aria si respira? È come il primo giorno di scuola, tutti felici di ritrovarsi e fare conoscenza. Dopo due ora è troppo presto per parlare di clima. Mi ha fatto piacere ricevere attestati di stima da parte vostra. Non sono qui per parlare di società ma di calciatori, il passato non mi interessa. Avendo fatto solo due ore di lavoro possiamo solo pensare a portare avanti un atteggiamento che deve essere di educazione sportiva. Questo si ripercuote anche in campo. Grande determinazione e spirito di sacrificio. Abbiamo un compito difficile, c’è un’aria non positiva. Abbiamo un impegno e sono convinto che insieme a società, calciatori e stampa gli ostacoli ci faranno meno paura. Contiamo di essere un gruppo appassionato e competente, che fa questo lavoro in una società blasonata. Siamo contenti di rappresentare questa città”.

Il presidente è giunto in ritiro: “Zamparini? Lo ringrazio per le parole spese, mi fa piacere. Inutile essere falsi, se sento la fiducia addosso faccio ancora di più. Noi come staff abbiamo compito importante, dobbiamo stimolare tutto l’ambiente calcistico del Palermo. Io metto la faccia in tutto quello che faccio, sono un uomo coraggioso che ha risorse ed energia. Abbiamo un dovere”.

Vincere con 10 punti di distacco non è peccato di presunzione: “Vinciamo campionato con 10 punti di vantaggio? Quella di Zamparini non è presunzione, vuole far capire che il Palermo è una squadra molto forte ed ha mezzi importanti per dare un campionato di livello e tornare in serie A”.

I giovani verranno valutati e potrebbero avere spazio in prima squadra: “Sono malato (ride, ndr), quindi conoscendo tutti i giocatori giovani tra allenamenti e scouting conosco Grillo, Lo Faso e tanti altri. È giusto dare continuità al settore giovanile e quindi alla regione siciliana. La Gumina per me è molto forte, farà benissimo in questa categoria. Mi ha fatto anche gol l’anno scorso e punto tantissimo su di lui, non è in vendita. Anche gli altri ragazzi verranno valutati”.

Supportarsi a vicenda è un principio indiscutibile: “Un gruppo è gruppo anche quando ci spinge l’un l’altro. La squadra deve essere un nucleo forte, anche se attaccata non deve essere scalfita. Ogni compagno deve correre per l’altro. Questi sono dei principi che vanno messi subito in chiaro. Ogni compagno deve aiutare l’altro”.

Per quanto riguarda il modulo, Tedino è indeciso tra due opzioni: “Impostazione tattica? Il presidente è innamorato del mondo del calcio, conosce questi giocatori che sono arrivati. È una persona a disposizione del Palermo calcio, mi fa molto piacere confrontarmi con lui. Sono soddisfatto perché lo vedo molto motivato e disponibile a tenere qui giocatori importanti. L’aspetto tattico lo decido io. Abbiamo Rispoli ed Aleesami che conosciamo tutti, quindi devo trovare il giusto gioco per farli rendere al meglio. 3-4-3, 3-4-2-1 potrebbero essere i sistemi di gioco ma non mi fossilizzo. Metto sempre quelli migliori”.

Capitolo calciomercato: “È pesante dire che desidero qualcuno, ma serve un centrocampista perché siamo pochi. Coronando è un centrocampista avanzato, in mezzo Jajalo e Chochev, poi arriverà Gnahoré ma ci sono altre due partite da dover fare secondo me. Non siamo tantissimi. Valuteremo anche i giovani, ma in mezzo al campo un giocatore ci servirebbe. Io però non mi sono mai impuntato con le società, ho chiesto solo gli obiettivi e se il Palermo deve vuole andare in servirebbe ancora qualcosa. Ma se non arriva nessuno non faccio un dramma”.

Posavec va sostenuto: “Posavec è un giocatore molto forte e di grande prospettiva, come tutti i giovani eccetto Baggio, Maradona e Totti vanno sostenuti. Devono sentire tutti la fiducia addosso, tutti possono sbagliare. Josip è molto forte e deve essere sorretto, deve anche avere una guida all’interno che lo possa fare migliorare e sbagliare serenamente. Se viene un portiere esperto che si gioca il posto con lui non è una cosa intelligente. Il portiere esperto che viene supportarlo, poi se c’è da giocare lo farò giocare. Tutti crediamo in lui, sia Sicignano che il mio staff. Non ci sono gerarchie a Posavec, anche gli altri portieri sono capaci. Decideremo chi va tenuto”.

Potrebbe arrivare lo slovacco: “Lobotka ha molta vitalità, grande comprensione del gioco. Può giocare in molte posizioni, è un motorino che vi farà divertire molto. È un giocatore importante, spero arrivi ma non me ne faccio una malattia”.

Attaccanti? No, grazie: “In attacco c’è anche Embalo, è molto offensivo. Sono tutti qui con noi, prima di decidere voglio vedere ed ascoltare. Gli atteggiamenti di un ragazzo vanno visti a quattro occhi. La differenza la fanno i dettagli, se vedo giovani disponibili a lavorare bene. In questo momento non voglio una punta, abbiamo anche Balogh, Lo Faso, Bentivegna. È giusto dare possibilità anche a chi viene da un’annata disgraziata e vedere se sono disponibile e funzionali. Balogh è un attaccante al quale piace molto sfilarsi, deve far le cose veloci soprattutto palla al piede e lì deve fare un grande salto in avanti. Non dà sostanza a quello che fa. Lo stiamo aspettando, ha bisogno di capire come si fa a migliorare e noi siamo qui apposta per aiutarlo”.

Ora l’obiettivo è riconquistare i tifosi: “Sono sempre stato abituato a lavorare sodo, è giusto far vedere di avere addosso la palermitanità. Tutto questo per portare il Palermo nella categoria che gli compete, ma non dobbiamo cambiare modo di lavorare. Abbiamo sempre preteso il massimo dai calciatori e questo deve essere il primo passo. Professionalità ed esempio saranno fondamentali. Poi è normale che se alle prime tre giornate fai tre vittorie arriva l’entusiasmo, ma a parole siamo tutti campioni, in campo qualcosa si perde. Non ci si deve fare prendere dall’ansia. Vedo un orizzonte positivo, vedo una squadra che potrà fare molto bene quest’anno”.

2 thoughts on “Tedino: “Dieci punti di distacco non è presunzione. Spazio ai giovani. Il modulo…”

  1. È la solita solfa dell auto convincimento. Faremo i play out. E per i tifosi aspetta e spera nel tuo capo. Ah dimenticavo cerca di farlo bene il tappetino.

  2. E su posava ti dico che un portiere di valore non può costantemente fare errori che non si fanno neanche all oratorio.

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