Tre panchine bollenti in Serie A dopo il caso Tudor: chi è a rischio ​​

Tre panchine bollenti in Serie A dopo il caso Tudor: chi è a rischio

In questi giorni si è parlato tanto di Igor Tudor e del fatto che ha ap͏pena perso il posto alla Juventus. È un terre͏moto che innesca una serie di conseguenze anche su altre panchine. Cosa bisogna tenere d’occhio nelle prossime settimane per capire come andrà a finire? Nel frattempo, vediamo chi sono gli allenatori più esposti.

La Juventus ha scelto di esonerare Igor Tudor dopo otto partite senza vittorie in tutte le competizioni e ben quattro gare di fila senza segnare. Il tecnico della Next Gen, Massimo Brambilla, per ora guiderà i bianconeri contro l’Udinese. In campionato la Juve è già scivolata all’ottavo posto, a -6 dal Napoli che è capolista. È il primo cambio pesante nella parte alta della classifica e manda un messaggio chiaro anche al resto del campionato: i margini d’errore si sono assottigliati.

Insomma, i numeri parlano chiaro: cinque pareggi di fila, poi tre sconfitte in una settimana (Como, Real Madrid, Lazio) e un attacco in blocco totale. La storia recente della Serie A dice che, quando gli indicatori virano tutti al ribasso, il tempo a disposizione è davvero poco.



Tifosi tra stadio e online: ecco come sostengono il calcio

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Quali sono le panchine in bilico e perché

1 Pioli e la Fiorentina: zero vittorie e una classifica che pesa

La Viola non ha ancora vinto in campionato e, a inizio mese, era al 17° posto con appena 3 punti in 6 partite. Per una squadra costruita per l’Europa è un dato che si fa sentire parecchio. Da allora, la corsa non è decollata e le quote sull’esonero sono crollate. Questo significa che gli operatori vedono la possibilità di un ribaltone se i risultati non cambiano in fretta. Sono anche già circolati i nomi dei possibili sostituti, da Motta fino a De Rossi.

Per capire se Pioli uscirà dalla zona rossa, bisogna osservare due cose nelle prossime gare: la continuità difensiva (gol concessi a partita troppo alti a inizio stagione) e la resa degli attaccanti sul primo quarto d’ora di gara, dove la Fiorentina ha spesso subito l’inerzia. Anche solo uno sporco 1-0 può cambiare il sentiment, ma serve subito.

2 Zanetti al Verona: segnali misti, ma la classifica chiama

Il Verona ha alternato delle buone prestazioni a dei blackout improvvisi e oggi è in zona pericolo. I bookmaker lo tengono in prima fila tra i tecnici a rischio immediato. Non è solo una questione di estetica, è che i punti faticano ad arrivare. La sensazione è che serva una vittoria-svolta per rimettere il gruppo a favore del tecnico.

Il dettaglio da seguire? La produzione offensiva. Il Verona crea, ma capitalizza poco. Se nelle prossime tre partite cala il numero di tiri nello specchio subiti e cresce quello dei tiri utili prodotti, Zanetti può riguadagnare ossigeno. È essenziale anche il rendimento nei finali di tempo, dove la squadra ha concesso dei gol pesanti.

3 Di Francesco al Lecce: direttissima con risultati alla mano

Sul Salento la percezione è ormai chiarissima. La dirigenza ha chiesto dei segnali di crescita nell’arco di poche partite, senza svolte. Il cambio non è un tabù. Il Lecce ha vissuto un avvio in salita e quando ci si salva sui dettagli la pazienza è per forza più breve. Il bivio è nelle prossime sfide dirette. Se fa punti contro le rivali, le opinioni cambiano in fretta, altrimenti non c’è nulla da fare.

Perché oggi il margine d’errore è minimo

Il caso Tudor evidenzia un trend: nelle big, la soglia di tolleranza si abbassa quando crollano contemporaneamente i risultati, i gol segnati e gli indicatori di performance. Nel suo caso ci sono state ben 8 gare senza successi, 4 partite di fila senza segnare, tre k.o. concentrati in pochi giorni e una posizione di classifica sotto le aspettative. È questo che spinge la proprietà a intervenire per evitare che l’inverno si mangi gli obiettivi.

Come abbiamo detto, Pioli, Zanetti e Di Francesco sono nelle liste dei tecnici più a rischio secondo i principali operatori, insieme ad altri nomi come Gilardino e Vieira. Diciamo che non sono verità assolute, la situazione è ancora recuperabile, ma sicuramente sono da tenere d’occhio.

La bussola per leggere le prossime mosse in campo

Dopo l’esonero di Tudor, ci sono altre panchine calde che potrebbero saltare presto. Tutto ruota attorno ai risultati, ai gol e alle traiettorie di crescita. Se arrivano dei segnali immediati, la temperatura scende. Se non arrivano, la Serie A ci ha insegnato che il passo dall’inquietudine al cambio è davvero molto breve.

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