Il Treviso di Bortoluzzi: lo stratega della scuola di Guidolin

Non una grande esperienza quella nel curriculum di Diego Bortoluzzi che si ritrova per la seconda volta in carriera al comando di una squadra di A senza essere vice. A Palermo è stato vice di Francesco Guidolin nel 2004-05 e poi dal 2006 al 2008, nel mezzo una parentesi col Treviso, prima da allenatore della Primavera e poi come tecnico della prima squadra, presa a 11 giornate dalla fine in una situazione di classifica disastrosa. In quel Treviso giocavano Borriello, Reginaldo, Maggio, Handanovic, ma anche alcune conoscenze rosanero come Dellafiore, Dossena e Parravicini.

Con quella squadra il neo tecnico del Palermo collezionò solo 7 punti (di cui uno storico con la Juventus), esordendo il 26 febbraio del 2006 contro l’Empoli al Castellani con un 1-1. “A quella squadra riuscì a dare carattere- dice Parravicini intervistato da Stadionews24-, anche se non sembra lui ne ha tanto ed è quello che serve al Palermo”. L’ex giocatore del Palermo lo ha avuto con sé anche da vice di Guidolin e racconta: “Spesso anche quando era vice, ci faceva lavorare lui sulla tattica al posto di Guidolin. E’ un esperto da questo punto di vista e ha dato alla difesa molto più equilibrio“. Certo, i numeri non lo direbbero: il suo Treviso, squadra con parecchie lacune difensive, aveva una media di 1,5 gol a partita.

Destino da traghettatore: in quella squadra subentrò in corsa, dopo l’esonero di Cavasin, ma mancavano più giornate. “Nel calcio parlano i risultati- continua Parravicini-, se farà bene perché non riconfermarlo per la prossima stagione. Può essere l’uomo dei miracoli per il Palermo? Lui non ha niente da perdere… la squadra va male, lui non ha delle buone caratteristiche, quindi può fare scattare la scintilla. Lo ritengo uno dei più preparati a livello tattico“.

L’esperienza al Treviso non promette bene per questa nuova avventura in rosanero, se paragoniamo la situazione delle due squadre, ma la conoscenza dell’ambiente e il poter contare su giocatori giovani può fare la differenza. Almeno sappiamo che darà carattere a una squadra che sin qui non ne ha avuto abbastanza e che cercherà di trasmettere la grinta e la voglia di crederci fino alla fine, vada come vada, come quel Treviso che fino all’ultima giornata lottò trionfando in casa contro l’Udinese.

 

 

 


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