Virtus Verona, inibiti Fresco e il medico sociale: la sentenza del TFN

Non sarebbero state rispettate attentamente tutte le prescrizioni anti Covid durante il ritiro estivo, inoltre sono state trovate mancanze anche nelle tempistiche nell’effettuazione dei tamponi. Arriva la “stoccata” del Tribunale Federale Nazionale nei confronti della Virtus Verona, club veneto che durante i playoff di Serie C era stato fermato dall’Asp.

La gara contro la Triestina venne infatti rinviata per l’aumento dei contagi nel gruppo squadra. Oggi è arrivata la decisione del TFN che punisce il presidente Luigi Fresco e il medico sociale Stefano Angeli con 12 mesi di inibizione e 12.000 euro di ammenda a testa, oltre ad altri 16.000 per la società Virtusvecomp Verona Srl.

La sentenza

Il Tribunale Federale Nazionale – Sezione Disciplinare, ha pronunciato nella riunione del giorno 31 maggio 2021, il seguente DISPOSITIVO a seguito del Deferimento del Procuratore Federale n. 11831/508 pf20-21/GC/gb del 12 maggio 2021 nei confronti dei sig.ri Fresco Luigi, Angeli Stefano e della società Virtusvecomp Verona Srl, all’esito della Camera di consiglio, accoglie il deferimento e, per l’effetto, irroga le seguenti sanzioni:
– per il sig. Fresco Luigi, inibizione di mesi 12 (dodici) e ammenda di euro 12.000,00 (dodicimila/00);
– per il sig. Angeli Stefano, inibizione di mesi 12 (dodici) e ammenda di euro 12.000,00 (dodicimila/00); – per la società Virtusvecomp Verona Srl, ammenda di euro 16.000,00 (sedicimila/00).

Così deciso nella Camera di consiglio del 31 maggio 2021 tenuta in modalità videoconferenza, come da Decreto del Presidente del Tribunale Federale Nazionale n. 10 del 18 maggio 2020″.


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