Wenger: “Mondiale ogni due anni? Lo chiedono 166 paesi”

Riforma dei calendari internazionali, pause nazionali e finestre di qualificazione. Sono tanti gli argomenti toccati da Arsene Wenger, ex tecnico dell’Arsenal e attuale responsabile dello sviluppo mondiale del calcio della Fifa, a margine di un incontro in Qatar.

“Attualmente c’è già una prima finestra a settembre, poi a ottobre la seconda, poi a novembre la terza e a marzo la quarta – afferma -. A giugno inizia l’ultima e a luglio parte la nuova stagione. Tutto questo è troppo. Bisogna raggruppare le fasi di qualificazione: agosto e settembre sarebbero dedicati ai tornei per club, ottobre totalmente alle qualificazioni. Da novembre alla fine della stagione di nuovo spazio ai club”.

“Abbiamo deciso di riorganizzare il calendario internazionale delle partite perché 166 paesi ci hanno chiesto di organizzare il Mondiale ogni due anni – prosegue -. Vediamo se si potrà cambiare o no, perché siamo in una democrazia, ma sono convinto che il mio piano sia quello giusto. Una delle preoccupazioni principali è il numero delle partite, si gioca troppo. Vogliamo gare che abbiano un significato maggiore, vogliamo focalizzarci sulla qualità e non sulla quantità. Meno partite, meno competizioni e anche meno stop and go per le nazionali, meno trasferte e più riposo per i calciatori”.

 


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