Zamparini: “Il Palermo non fallirà, ci sono 40 mln di debiti che si accollerà la nuova proprietà”

Ancora una volta Maurizio Zamparini passa al contrattacco dopo le voci di un possibile fallimento del Palermo per 120 milioni di debiti. “Il bilancio è perfetto, abbiamo trasmesso alla banca londinese tutta la certificazione che viene data ogni sei mesi dalla Covisoc – racconta Zamparini al Giornale di Sicilia – Chiaro, in passato qualche procuratore e qualche personaggio esterno al calcio hanno presentato delle istanze: una da 250 mila euro, ma non è che si può fallire per quella cifra; in più l’Agenzia delle Entrate ha fatto un pignoramento per una cartella esattoriale di vent’anni fa presso Unicredit, roba da 200 mila euro. Poi però si è scusata perché nulla era dovuto”.

Zamparini è tranquillo su questa vicenda, e fa il punto della situazione debitoria del club: “Il Palermo non ha 120 milioni di debiti. Attivo e passivo non sono i debiti, sono delle voci di bilancio. Io dalla banca inglese ho avuto anche i complimenti per i bilanci del Palermo. Il Palermo è fallito altre volte, con me non lo farà. Il Palermo in questo momento è una delle società più sane nel panorama italiano. Deve solo pareggiare i bilanci, non può più chiudere con venti milioni di perdite”.

“Stando a quanto ho comunicato agli stranieri con cui sto trattando – prosegue Zamparini – è un debito di circa 40 milioni: una decina pluriennali con Unicredit e Banca Nuova, una ventina con i procuratori che però si ridurranno di molto e circa 6-7 milioni di contenzioso con l’Agenzia delle Entrate che speriamo possa azzerarsi.  Oggi (ieri, ndr) c’è stata la Guardia di Finanza nella sede del Palermo per indagare su Mascardi e noi daremo loro tutti i documenti. Sono venuti solo per Mascardi, solo ed esclusivamente per quello”.

Testa quindi al closing, con Zamparini che aggiorna la situazione: “Stanno chiudendo, ma se escono notizie del genere… Il presidente del collegio sindacale ha preparato una dichiarazione da presentare all’avvocato italiano della banca londinese nella quale verrà spiegato che non c’è nulla.  Stasera (ieri, nrdr) incontrerò Baccaglini. Ho preteso questa riunione tecnica perché ci sono situazioni inderogabili sul settore giovanile e sulla dirigenza. I suoi soci mi hanno chiesto di stargli vicino e io lo sto facendo”.

E proprio con il closing di mezzo, Zamparini sta aiutando Baccaglini per cercare l’allenatore del prossimo anno: “Ho contattato Reja, ma non per fare l’allenatore. L’ho chiamato per fare il “papà”, per metterlo lì con la sua esperienza al fianco di un allenatore giovane. Vedremo se Baccaglini riesce a convincerlo, ma solo se avremo un allenatore giovane. A me per esempio piace Baroni del Benevento, così come altri due o tre tecnici. Poi Di Marzio gli consiglierà altri nomi e la decisione non sarà mia, l’ultima parola spetta a Baccaglini e alla società che acquista il Palermo”.

Chiosa finale del proprietario rosanero sui soldi che la nuova proprietà dovrà investire: “La società che acquista il Palermo si accollerà i circa 40 milioni di debito, cifra che va a diminuire il valore del club. La cosa principale è che loro devono mettere dentro 30-40 milioni per la campagna acquisti e per ottimizzare la società. Sto già guardando coi miei osservatori 7-8 giocatori di livello con i quali fare un percorso come quello fatto ai tempi di Guidolin”.


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