IL FALLIMENTO DEL PALERMO? | Ecco come andrà a finire

Il Palermo non fallirà. Almeno non domani e non dopodomani. Le sue condizioni di salute – bilanci alla mano – non lasciano ipotizzare il tracollo di cui molti tifosi hanno paura. Però occorre fare chiarezza, numeri alla mano, perché nelle ultime 48 ore c’è stato un susseguirsi di informazioni, smentite e prese di posizione (LEGGI QUI LE ULTIME DICHIARAZIONI DI ZAMPARINI) che hanno reso ancora più convulsa una situazione resa rovente da un campionato ignobile.

immagineNon conosciamo ancora nei dettagli il bilancio di quest’anno ma possiamo leggere comodamente le cifre dell’ultimo bilancio con la chiusura dell’esercizio al 30 giugno 2016. Debiti complessivi per 102 milioni di cui 67 con scadenza a 12 mesi (cioè giugno 2017). Ma ci sono crediti per 87 milioni (di cui 34 con scadenza giugno 2017).

immagine3La differenza tra debiti e crediti in scadenza, quindi, è di circa 33 milioni di euro. E poi c’è il patrimonio netto di circa 12 milioni. In poche parole, il bilancio dello scorso anno non è drammatico e nell’ultima stagione – come i tifosi sanno benissimo, purtroppo – non ci sono stati investimenti tali che possono avere azzoppato la società. E un’eventuale istanza di fallimento – di cui però non abbiamo notizia – non significa di per sé che c’è il rischio di fallimento.

Semmai il vero problema – magari a più lunga scadenza – sarà quello dei debiti con l’erario, un debito a parecchi zeri che lievita di giorno in giorno ma che Zamparini ha in larga parte contestato e sui cui ancora bisogna mettere la parola fine. Insomma, la situazione finanziaria del Palermo va monitorata con attenzione ma, a naso, anche in serie A ci sono molte società che stanno peggio. Ciò non toglie che ai tifosi non mancano argomenti di preoccupazione.

Nel balletto del “closing” sembra che ancora non ci sia molta chiarezza tra domanda e offerta, di certo l’andatura delle trattative è piuttosto preoccupante. Ma finora, Baccaglini e Zamparini di che hanno parlato? Uno ha assunto il ruolo di presidente da tre mesi e siamo ancora lontani da un accordo? E qualcuno forse vuole farci credere che la retrocessione in B ha spostato i termini di chiusura perché si è dovuto rivalutare il valore della società (come se la retrocessione non fosse già scontata a febbraio)? E soprattutto, nessuno sa chi sono gli “attori” di questa trattativa?

Ecco, è su questi temi che si concentra la mia preoccupazione. Non c’è chiarezza, non si intravede il progetto finale, non sembra che piovano soldi dal cielo. Sull’iscrizione al campionato abbiamo pochissimi dubbi, sulla bontà della squadra i dubbi salgono alle stelle.

Ancora non c’è una società, non c’è un direttore sportivo (Carli dell’Empoli ha pranzato con Baccaglini ma non mi risulta che sarà lui ad avere il timone tecnico, semmai è più probabile un ritorno di Foschi), non c’è un allenatore (Baroni è in pole, soprattutto se fallisce la serie A) e c’è da rifare la squadra con pochi soldi.

La liquidità viene garantita dai 25 milioni di euro del “paracadute” e non bisogna dimenticare che entrano nelle casse della società altri 8 milioni di euro che provengono dalla vendita di Dybala alla Juventus. Ma non c’è da scialare. Il Palermo farà certamente grossi tagli al libro paga. I giocatori con gli ingaggi più onerosi saranno ceduti, ci sarà più spazio per i giovani (sperando che mantengano le attese)e se arriveranno offerte adeguate non è da escludere che vada via qualche calciatore che ha mercato (a cominciare da Nestorovski, almeno a mio avviso). Se ripensiamo all’ultima serie B, vi ricordo che il Palermo l’ha vinta con Dybala, Belotti, Vazquez, Lafferty ed Hernandez in attacco. Ah, se ne avessimo avuto la metà già quest’anno…

 


4 thoughts on “IL FALLIMENTO DEL PALERMO? | Ecco come andrà a finire

  1. Ha ragione questo closing e’ una farsa, che non sia trapelato un solo nome di possibile acquirenti significa solo una cosa, non c’e’ nessun acquirente!

  2. E qualcuno ha ancora il coraggio di prendere in giro buttando funo negli occhi di una immediata risalita nella massima serie.
    Il progetto giovani ci puo’ portare soltanto ad una ulteriore retrocessione in serie C.
    I vari Bentivegna, La Gumina, Pezzella etc hanno dimostrato di non essere all’altezza della serie B……………quindi ??

  3. A completamento di quanto riportato nell’articolo occorre fare due precisazioni. La prima sui debiti tributari. Quelli astronomici non fanno riferimento al Palermo calcio ma alle altre società del gruppo (citati dall’articolo del Sole 24 Ore per 130 milioni di euro complessivi). Quelli del Palermo sono 9 milioni peraltro in parte rateizzati. Una situazione tutto sommato gestibile.
    La seconda: quelli che preoccupano di più sono alcuni crediti. E soprattutto quello vantato nei confronti di Alyssa sa per 40 milioni relativi alla vendita di Mepal (società che ha l’ultimo bilancio depositato al 30/06/2014). Due domande: La Mepal vale veramente 40 milioni? La Alyssa pagherà questa cifra? Esistono garanzie? Perchè se questo credito non verrà onorato negli stessi tempi in cui occorrerà onorare i debiti possiamo dire che di essere rovinati.

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