La top 11 dell’era Zamparini con le sue ricche plusvalenze

Ci sarebbe da fare una lista infinita di giocatori passati dal Palermo di Zamparini e poi diventati top player a livello nazionale e mondiale. Giocatori presi a poche migliaia di euro e venduti a cifre astronomiche ai migliori offerenti d’Europa. Sono tante le scommesse riuscite e gli investimenti del presidente friulano che hanno fatto la fortuna del Palermo e non solo, tant’è che è difficile sceglierne solo 11. In porta abbiamo scelto Salvatore Sirigu, che prima di diventare titolare inamovibile nel Palermo nella stagione 2010-11, è stato varie volte girato in prestito all’Ancona e alla Cremonese. Il portiere sardo ha collezionato dal 2009 al 2011, 69 presenze subendo 101 reti e ha fatto parte di quel Palermo che conquistò la finale di Coppa Italia, prima di essere stato ceduto al Paris Saint Germain per 3,9 milioni di euro.

La difesa della Nazionale del 2006, campione del Mondo,  aveva tra gli altri grandi nomi anche alcuni giocatori provenienti dal Palermo del 2004, quello della storica promozione. Abbiamo, dunque, schierato Kjaer, Zaccardo, Barzagli e Grosso, questi ultimi tre divenuti pilastri della Nazionale di Lippi. Arrivato dal Perugia di Cosmi, Fabio Grosso, è stato uno degli artefici e dei protagonisti di quella storica promozione sopra menzionata con le sue due reti in 90 presenze dal 2004 al 2006, anno in cui fu ceduto all’Inter per 5 milioni e mezzo. Protagonisti solo nei primi anni di A, invece,  Barzagli e Zaccardo: il primo acquistato per 2 milioni e mezzo dal Palermo e venduto per quasi 12 milioni ai tedeschi del Wolfsburg dopo 142 partite, mentre il secondo, trasferitosi dal Perugia, per 680 mila euro , fu venduto nella stessa trattativa del suo compagno di reparto al club tedesco per 7 milioni (142 gettoni e 8 marcature). Il successore di Barzagli fu il danese Kjaer che venne prelevato dal Midtjylland per 4 milioni e 3 stagioni dopo venne acquistato sempre dai tedeschi del Wolfsburg per 12 milioni.

Una delle massime plusvalenze di Maurizio Zamparini è quella riguardante l’affare Javier Pastore, inserito nel centrocampo della nostra top 11 insieme a Barone e Corini. Il Palermo dovette sborsare 7 milioni per portare in Sicilia l’argentino, tesserato con l’Huracan, nel 2009, ma dopo due stagioni ad alto livello (14 reti in 69 apparizioni), “El Flaco” catturò l’attenzione dello sceicco del Paris Saint Germain che offrì ben 42 milioni per lui, offerta impossibile da rifiutare. Simone Barone, invece, venne preso per 5 milioni dal Parma e ceduto al Torino subito dopo il Mondiale vinto per 4 milioni e 100. Infine, l’indimenticabile capitano, Eugenio Corini, da poche settimane esonerato dallo stesso Zamparini dalla sua avventura sulla panchina dei siciliani. Atterrato in Sicilia nel 2003-04 trasferendosi dal Chievo,  dopo 129 presenze e 25 gol e tante emozioni, lasciò il Palermo nell’estate del 2007. Tanti altri non inseriti in questa top 11 vanno menzionati: i vari Ilicic e Nocerino che a Palermo lasciarono un segno, prima di andare altrove.

In attacco c’è l’imbarazzo della scelta. Le tre punte da noi scelte rappresentano la storia rosanero dell’era zampariniana. Uno di questi non può che essere Paulo Dybala, nelle ultime dichiarazioni definito da Zamparini stesso come “Il nuovo Pallone d’Oro”. 12 milioni di euro all’Instituto (una delle più grandi spese del presidente), per portare a Palermo questo giovane argentino, che dopo 21 gol in 89 apparizioni cedette alla serenata della Juventus che bussò alle porte di Zamparini con ben 32 milioni di euro. Altro indimenticabile attaccante e capitano è Fabrizio Miccoli, entrato di diritto nei cuori dei tifosi siciliani: dopo varie esperienze in giro per l’Italia e non solo, il Palermo lo acquista nel 2007 dalla Juve per 4.3 milioni di euro. 165 match, 74 gol e una finale di Coppa Italia nel suo palmares rosanero. Infine abbiamo scelto Luca Toni, prima vera scommessa azzeccata di questa era. Numeri pazzeschi mai raggiunti da altri attaccanti della moderna storia di questa squadra: 80 presenze e 50 gol e una promozione in Serie A. Poi il passaggio alla Fiorentina nel 2005 per 10 milioni, con un’altra importante plusvalenza (acquistato dal Brescia per 6).

Non sappiamo dove possa arrivare ora questa squadra, ma il totale delle plusvalenze di questi fantastici 11 ammonta a circa 83 milioni.

Se trovare e selezionare 11 giocatori per questa speciale squadra è stato difficile, ancora di più lo è scegliere a chi consegnarla. Lasciamo a voi l’ardua sentenza, perché significherebbe scegliere (e quindi scartare) due pezzi importanti della storia di questa squadra: Delio Rossi, timoniere dell’impresa che ha portato alla finale di Coppa Italia, o Francesco Guidolin, allenatore della storica promozione del 2004?