Palermo, coraggio: con la Juventus nulla da perdere

Primo: tenere i piedi per terra. Il campionato del Palermo sta per prendere una pausa, perché il campionato dei rosa è quello contro le varie Atalanta Crotone. Contro la Juventus sarà una sfida nella quale la squadra di De Zerbi non avrà nulla da perdere, ma allo stesso tempo non mancheranno le motivazioni per ridare vita ad un ambiente ancora scettico. I cinque punti in classifica, in effetti, non possono rendere di colpo esaltante questo inizio di campionato dei rosa. Restare fuori dalla zona retrocessione, però, è già un passo avanti.

L’allenatore bresciano ne approfitterà per mettere alla prova la mentalità dei suoi ragazzi. Nelle ultime tre partite ha chiesto a gran voce più coraggio, soprattutto nelle ripartenze, e a Bergamo finalmente ne ha avuto prova. Un Palermo capace di attaccare e di far gioco, senza timore dell’avversario, come non si vedeva da tempo. Sarà lo stesso anche domani sera? Difficile dirlo, anche perché la grandezza dell’avversario è tale da non poter essere così spavaldi. La squadra di De Zerbi, però, può giocarsela con la spensieratezza di chi ha tutto da guadagnare.

Un atteggiamento che servirà ad accendere quella parte di Barbera legata ai colori rosanero e zittire quella che, inevitabilmente, sostituirà il rosa col bianco. Non sarà certo un ambiente facile, quello che attende il Palermo nella sua casa. E non sarà certo un caso se, in concomitanza con la decadenza del club di Zamparini e la rinascita della Vecchia Signora, s’è assistito ad un ritorno in massa di colori bianconeri in quello che fino a qualche anno fa era un fortino.

Il Palermo che batte la Juventus quattro volte di fila tra casa e trasferta non esiste più ed è giusto che dopo oltre cinque anni se ne facciano una ragione tutti quanti. Sostenerlo con la consapevolezza che la salvezza non passa da questa partita, qualunque sia il risultato, potrebbe essere la scelta più logica. Perché se la Juventus dovesse vincere, come prevedono i pronostici, questo Palermo non può tornare ad essere di colpo una squadra scarsa con una retrocessione prenotata. Maniavantismo? Sì, probabile. Ma anche realismo. Perché è giusto ripartire da Atalanta-Palermo. Per Palermo-Juventus, riparliamone a giochi fatti.


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