30 punti di penalizzazione: a rischiare grosso è una Big | Campionato stravolto

Stadio vuoto - Fonte Depositphotos - stadionews.it

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Gestire una squadra di calcio significa gestire tutti gli aspetti di un’impresa: in questo caso il rischio è elevatissimo. Sono molti i regolamenti imposti dagli organi calcistici, e chi non li rispetta può arrivare a subire pesanti penalizzazioni.

Ogni tanto ci viene difficile accettare il fatto che il calcio è uno sport che attira gli interessi economici di milioni di persone in giro per il mondo. Se questo sport è diventato nel tempo il più seguito e amato ad ogni latitudine ovviamente lo si deve allo spettacolo che si riproduce sul rettangolo da gioco.

Ma questo spettacolo deriva da un’attenta e oculata gestione delle risorse di un club. Portare in campo i migliori giocatori disponibili e metterli nelle condizioni di esprimersi al massimo delle loro possibilità è un’operazione molto complicata che prevede programmazione e investimenti.

Per qualcuno, però, sembra che sborsare soldi sia una pratica della quale poter abusare con costanza. Nel corso della storia abbiamo assistito a tanti exploit finiti male in questo senso: squadre che hanno deciso di spendere miliardi sul mercato, arrivando a vincere poco in relazione a quanto investito.

Gli esempi più eclatanti derivano dalla Premier League, il campionato che per risorse e attrattiva rappresenta un centro di spesa enorme in confronto agli altri campionati mondiali. Proprio qui c’è una società che sta rischiando molto grosso.

I precedenti e le penalizzazioni

L’UEFA ha provato a normare la capacità di spesa e di perdita dei club attraverso il Fair Play Finanziario, uno strumento che evidentemente non riesce ad assolvere a pieno al suo obiettivo. Per problemi di FPF, però, qualche squadra ha già subito penalizzazioni.

L’Everton, infatti, per una violazione singola è stata penalizzata di 10 punti. La causa è stata la perdita in bilancio superiore di 22 milioni di euro rispetto al limite ammesso. Ora a trovarsi in cattive acque è il Chelsea.

Mauricio Pochettino - Fonte Depositphotos - stadionews.it
Mauricio Pochettino – Fonte Depositphotos – stadionews.it

L’esonero non è proprio possibile

A 15 punti dalla zona Champions, il Chelsea occupa ora l’11esima posizione in classifica, risultato che delude enormemente considerando i quasi 500 milioni sborsati in estate per il mercato. In qualsiasi altra situazione, Mauricio Pochettino sarebbe stato esonerato senza troppi pensieri.

Considerando i precedenti esoneri di Tuchel e Potter che sono costati 23 milioni di sterline in totale, il benservito a Pochettino costerebbe altri 10 milioni. Il Chelsea non può permetterselo proprio per i limiti imposti dal FPF. Per ora, il club è osservato speciale, ma il rischio è quello di subire una penalizzazione di 30 punti, oppure la retrocessione diretta.