GdS – Fallimento Palermo: i giudici stroncano Colaci, spunta Neymar… ma la partita non è finita

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“Il Palermo vince pure in Tribunale”. É questo il titolo del Giornale di Sicilia che si affianca alla cronaca di Entella – Palermo, con i rosa che incassano anche la vittoria in aula con il rigetto dell’istanza di fallimento. Il quotidiano passa in rassegna i dettagli del decreto dei giudici ed emergono nuovi interessanti dettagli e curiosità (e in gioco entra persino Neymar!).

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Le difficoltà economiche sono “innegabili” (e il patrimonio netto risulta ridotto di oltre un terzo – diversamente da quanto indicato dal club rosanero), ma il Palermo allo stato attuale non versa in stato di decozione e ha nella promozione in Serie A e nei diritti tv l’occasione per mettere in ordine i propri conti. La partita però non è finita, anzi: i pm sono pronti a fare ricorso in appello e intenzionati a proseguire l’indagine penale, soprattutto per far luce sull’operazione Mepal – Alyssa (visto che la sezione fallimentare ha comunque evidenziato le criticità su Zamparini e su alcuni profili legati a possibili falsi in bilancio non ha la competenza territoriale).

LE PAGELLE IRONICHE DI AMENTA E FERRARA

Nell’analisi, a firma Riccardo Arena e Benedetto Giardina, saltano fuori gli errori attribuiti al consulente della Procura, Alessandro Colaci, perito di parte con alla spalle un incarico di grande responsabilità quale il crac Parmalat e al quale vengono addebitati errori quali l’utilizzo (ritenuto errato) degli indici di insolvenza proposti, l’iscrizione di pignoramenti già sanati, differenze da rettificare sul calcolo del patrimonio netto, valutazioni ritenute “opinabili”, ma soprattutto l’enorme “abisso” nella valutazione del parco giocatori.

ENTELLA – PALERMO: GLI HIGHLIGHTS

LE PAGELLE DI ENTELLA – PALERMO

Sul fronte del valore parco giocatori, viene duramente criticata la scelta di Colaci di affidarsi a Transfermarkt: il famoso sito internet (considerato dall’accusa il riferimento ufficiale sul mercato) viene ritenuto inattendibile, contestando “l’adesione fideistica” da parte della Procura e citando il caso Neymar come emblematico (pagato 222 milioni, il suo valore risulta ancora di 100). Il valore della rosa è di 58,4 milioni, superiore persino a quanto indicato dalla difesa tramite la consulenza con Wallabies, pur ritenendo la valutazione dei periti (42 milioni) molto più “confacente alle esigenze valutative proprie di un procedimento”.

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