Vazquez, parla il suo “scopritore” Magliano: “Era sempre muto, ma faceva certe giocate…”

Da Cordoba all’Italia, un viaggio che unisce molti argentini del Palermo. Su tutti Franco Vazquez, stella rosanero cresciuta nelle fila del Belgrano sotto l’occhio vigile del responsabile del settore giovanile Sergio Magliano. Oggi il Belgrano è una delle squadre invitate al Torneo di Viareggio e Magliano – di chiare origini italiane – è potuto tornare nel Bel Paese. La Gazzetta dello Sport lo ha incontrato e, ovviamente, con lui ha parlato del Mudo: “Franco lo ricordo con tanto affetto. E’ sempre stato un ragazzo tranquillo, silenzioso, molto educato. E soprattutto un grande giocatore. Sin da bambino era molto forte tecnicamente. con un gran tiro dalla distanza. A al contrario dei suoi compagni di squadra, però, non aveva quella “garra” che contraddistingue noi argentini“.

Il soprannome “el Mudo”, come conferma Magliano, lo accompagnava già da ragazzino: “Non parlava mai, né in campo né fuori. A volte cercavamo di spronarlo durante le partite, quando le cose andavano male la panchina gli urlava di tutto, per avere anche un gesto di disapprovazione. Ma lui non si curava di nessuno, era indifferente, poi però rispondeva con il pallone inventandosi la giocata che risolveva la partita. E ci sorrideva. Quando passò dalle giovanili alla prima squadra, per due anni ebbe enormi difficoltà. Era quasi irriconoscibile, il suo talento non riusciva a sbocciare. Poi però fu decisivo per la promozione in Prima divisione del club. Mi sembra più o meno il percorso che ha fatto con il Palermo: nel primo biennio quasi nessuno si era accorto di lui, oggi invece è sulla bocca di tutti“.

Sulla bocca e sui taccuini di tutti, anche del c.t. della Nazionale italiana Antonio Conte, a cui Vazquez ha dato massima disponibilità. Una scelta che Magliano, altro italo-argentino, non vuole assolutamente condannare: “E’ una decisione personale, ma credo che se un giocatore ha la possibilità di giocare per una grande nazionale come l’Italia non debba lasciarsela sfuggire“.

Dopo quest’ultimo passaggio, Magliano lancia un messaggio a Vazquez: “Mi auguro di poter abbracciare Franco. Magari domenica vado a vederlo a San Siro, chissà. Nella squadra che abbiamo portato a Viareggio ci sono tanti buoni giocatori e il nostro numero 10 Paz ricorda molto Vazquez da adolescente“. Chissà se Dario Baccin, che al momento sta seguendo di persona il Viareggio, ha già segnato il suo nome…


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