Crotone, sospesa l’agibilità dello stadio Ezio Scida: reperti archeologici a rischio

Stadio Ezio Scida provvisoriamente inagibile. Questa la decisione della commissione di vigilanza pubblici spettacoli, che ha sospeso l’agibilità dell’impianto dei calabresi visto il no arrivato dalla Soprintendenza archeologica della Calabria, a causa dei reperti archeologici dell’antica città magno greca di Kroton presenti nell’area.

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La decisione (giunta nel corso di un incontro in Prefettura tra l’assessore allo Sport Giuseppe Frisenda, il dirigente ed il funzionario dei lavori pubblici Giuseppe Germinara e Francesco Ciccopiedi) fa riferimento all’utilizzo delle strutture amovibili, impiegate per l’ampliamento della capienza dello Scida in vista dei campionati di Serie A, dove il limite minimo richiesto è di 16 mila posti a sedere.

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La soprintendenza ha detto no ad una richiesta di proroga e ha comunicato diffida a procedere allo smantellamento delle strutture, essendo passati oltre 2 anni dall’autorizzazione del luglio 2016 del soprintendente Mario Pagano: gli accordi infatti prevdevano uno smantellamento delle strutture dopo 2 anni affinché venissero causati danni irreversibili ai reperti archeologici presenti nel sottosuolo.

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