Campilongo “attacca” il Palermo: la Cavese si affida a lui per tornare a vincere

Ultima contro decima, tredici punti a dividerle e ambizioni stagionali opposte: Cavese e Palermo inaugurano il 2021 della Serie C nell’anticipo in programma questo pomeriggio alle 14.30 allo stadio “Lamberti” di Cava de’ Tirreni. Una sfida tra squadre che puntano ad obiettivi diversi, con i rosanero in cerca di continuità per assaporare i piani alti dei playoff  e i campani per alimentare le speranze di una scalata miracolosa verso la salvezza.

La fiammella della speranza, per la compagine bluefoncé, è molto flebile. La rotta della prima metà di stagione è stata disastrosa, un cammino accidentato che ha portato solamente 8 punti e un inevitabile ultimo posto in classifica. Una sola vittoria (alla seconda giornata in casa del Bisceglie), cinque pareggi (contro Catania e Teramo, tra le altre) e ben dieci sconfitte: questo il magro bilancio raccolto dalla Cavese dopo sedici gare giocate. Numeri deludenti e preoccupanti, che hanno causato ben tre avvicendamenti in panchina in pochi mesi: prima Modica (dimessosi), poi Maiuri e infine Salvatore Campilongo, chiamato dal club subito dopo Natale.

Per il tecnico napoletano, alla terza avventura alla guida dei campani (l’ultima fino all’estate 2020), è anche una sfida da ex vista l’esperienza a Palermo da giocatore nella stagione ‘94/’95 e quel record di cinque gol in unico match rifilati al Lecce (1-7 il finale di quella partita) ancora imbattuto e indimenticato. E nel suo esordio stagionale e primo scontro da allenatore contro i rosanero, Campilongo cercherà di sfatare anche il tabù casalingo della Cavese: la squadra bluefoncé infatti non trionfa tra le mura amiche dal 26 febbraio 2020 contro il Rende. Un digiuno interno lungo 318 giorni, testimoniato anche dai sette k.o. e un pareggio di questa stagione sul campo amico del “Lamberti”.

La Cavese si presenta alla sfida contro il Palermo con la terza peggior difesa del campionato e il peggiore attacco di tutti e tre i gironi di C (solo dieci dieci le reti segnate). Il gioco proposto dal 4 – 3 – 3 della Cavese è propositivo e coraggioso, la manovra non sempre è fluida e vengono sfruttati molto i calci da fermo e le iniziative personali. Infatti, le invenzioni di Andrea Russotto, fantasista e capocannoniere della squadra con tre gol, e del veterano De Rosa rappresentano le armi maggiormente utilizzate dalla squadra campana nella fase d’attacco. In attesa di un mercato di riparazione corposo, la società ha già piazzato il colpo Bubas per il reparto avanzato, una possibile arma in più da utilizzare a gara in corso per tentare il colpaccio.

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