San Siro venduto a Inter e Milan: i tempi per il nuovo stadio ​​

San Siro venduto a Inter e Milan: i tempi per il nuovo stadio

Dopo una maratona di quasi dodici ore, il Consiglio comunale di Milano ha approvato nella notte la delibera che sancisce la vendita dello stadio di San Siro a Inter e Milan. Il voto è stato serrato: 24 sì, 20 no e nessun astenuto, con due consiglieri assenti. Forza Italia ha disertato l’aula, fatta eccezione per Alessandro De Chirico che ha espresso voto contrario.

Con questa delibera il Comune cede il Meazza e le aree circostanti ai due club per 197 milioni di euro, aprendo la strada all’abbattimento dell’impianto e alla costruzione del nuovo stadio. Una svolta storica che segna l’inizio di una fase cruciale per il futuro calcistico e urbanistico della città.

Corsa contro il tempo

Il passaggio di proprietà dovrà essere definito entro 40 giorni, quindi non oltre il 10 novembre. Quella data è fondamentale: se lo stadio fosse ancora di proprietà pubblica scatterebbe il vincolo di interesse culturale sul secondo anello, che impedirebbe la demolizione.



Per questo la procedura si annuncia rapida: dal perfezionamento delle garanzie bancarie fino al rogito, tutto dovrà essere completato in tempi strettissimi. Solo così Inter e Milan potranno avere mano libera sul destino del Meazza.

Il progetto del nuovo impianto

Una volta perfezionato l’acquisto, i club dovranno presentare ufficialmente il progetto del nuovo stadio. Sarà firmato dagli studi Manica e Foster+Partners e prevede un impianto moderno da 71.500 posti, con aree commerciali, ristoranti, hotel di lusso e ampi parcheggi. Le linee guida: accessibilità, sostenibilità e innovazione.

Il nuovo San Siro sorgerà negli attuali parcheggi, così che le squadre possano continuare a giocare nel vecchio impianto fino al completamento dei lavori, previsto a partire dal 2027. In quella fase, vecchio e nuovo stadio conviveranno fianco a fianco.

Sguardo agli Europei

La conclusione dei lavori è fissata entro il 2031, con l’obiettivo di ospitare Euro 2032, assegnati a Italia e Turchia. Ad oggi solo l’Allianz Stadium di Torino rispetta i requisiti UEFA, motivo in più per non accumulare ritardi.

Inter e Milan hanno accolto con soddisfazione la decisione del Consiglio comunale, definendola un “passo storico e decisivo” per il futuro dei club, della città e per un impianto destinato a diventare una nuova icona architettonica internazionale.

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