Palermo, al “Barbera” arriva il Monza dei big: serve la partita perfetta
Dopo la sconfitta di Catanzaro, il Palermo ritrova il “Barbera” per un appuntamento di peso contro uno degli avversari più temibili della Serie B: il Monza di Paolo Bianco. I biancorossi hanno messo la freccia verso l’alta classifica e la vittoria per 3 – 1 contro la Reggiana ha confermato il trend positivo di una squadra in netta crescita. Secondi con 17 punti, i brianzoli arrivano in Sicilia forti di quattro risultati utili consecutivi (tre vittorie e un pareggio) e di un organico che, per qualità e nomi, sembra appartenere a un’altra categoria.
Pessina, Colpani, Petagna e Izzo sono quattro ex azzurri che rappresentano il cuore del Monza, ma poi ci sono giocatori come Caprari, Birindeli, Ciurria… : esperienza, tecnica e personalità messe al servizio di una squadra costruita per tornare subito in Serie A. Nonostante le partenze eccellenti di Gagliardini, Caldirola e D’Ambrosio, la dirigenza ha rinnovato l’organico con giocatori di spessore come Thiam, Ravanelli, Obiang, Azzi e Alvarez. Bianco, foggiano classe ’77, ha dato subito un’impronta chiara: 3-4-2-1 di base, trasformabile in un elastico sistema capace di adattarsi alle fasi della partita.
Un Monza ordinato e paziente
In fase di possesso, il Monza ama costruire con calma e precisione. Uno dei due mediani si alza per favorire lo sviluppo centrale, mentre gli esterni spingono fino all’altezza dei trequartisti. Niente lanci lunghi, ma fraseggi corti e ricerca costante delle linee di passaggio giuste per creare densità offensiva. Quando riesce a superare la prima pressione, la squadra brianzola porta quattro o cinque uomini in zona gol, alternando cross e combinazioni centrali. La qualità tecnica non manca e spesso la conclusione arriva anche da fuori area.
In non possesso, invece, il Monza si chiude con un 5-1-3-1 molto compatto. I laterali arretrano fino alla linea dei centrali e la pressione è più di contenimento che di rottura: Bianco preferisce proteggere gli spazi piuttosto che andare all’assalto alto. La squadra lascia spesso l’iniziativa all’avversario fino alla metà campo, concentrandosi sul chiudere i corridoi centrali e raddoppiare sulle fasce. Grande attenzione viene posta alle ‘preventive’, con un mediano sempre pronto a coprire le avanzate dei compagni.
Tanto equilibrio
Se la fase difensiva funziona, quella offensiva ha ancora ampi margini di miglioramento considerando la qualità degli interpreti. Undici gol in nove giornate (uno in più del Palermo) sono pochi per un organico di questa forza: la manovra, pur elegante, è spesso lenta e priva di verticalità.
La squadra fatica a trovare la profondità e tende a isolare la punta, con i trequartisti che arretrano per ricevere il pallone, lasciando vuoti in area. Bianco sta lavorando per dare maggiore incisività alla manovra, ma il possesso palla prolungato rischia talvolta di trasformarsi in sterile accademia. La partita con la Reggiana ha però dimostrato che il Monza ha una potenza offensiva di altra categoria.
Il Palermo, dal canto suo, dovrà mettere in campo le solite caratteristiche: intensità, pressione alta e rapidità nelle transizioni possono mettere in difficoltà una squadra che soffre quando viene attaccata in velocità. Martedì sera al “Barbera” sarà una partita di intelligenza e carattere: il Monza arriva da squadra matura e in fiducia, ma i rosanero avranno l’occasione perfetta per rilanciarsi davanti al proprio pubblico.

Disamina interessante e ben costruita.
Ho visto giocare due volte il Monza. Squadra forte, compatta . Con Birindelli e soprattutto il solito Azzi sulle fasce a creare problemi. Come fronteggiare questa corazzata ? Umiltà, attenzione e intensità. Uomo contro uomo senza mai mollare . Poi, magari, cercare di creare qualcosa davanti con i giocatori più tecnici. Forza Palermo. Coraggio.
Si prospetta un match di sofferenza come quelli contro Modena,Venezia,Cesena.
Inchinatevi tutti : arriva il Monza ! Nessun mental coach e motivatore direbbe alla propria squadra che siccome arriva il Monza è normale arrendersi a priori. Noi siamo il Palermo ! E possiamo battere tutti !
Se gioca il Palermo di Inzaghi quello che abbiamo conosciuto, con i giocatori migliori della serie B non ce n’è per nessuno . E come diceva Alberto Sordi ai gufatori seriali che preferiscono l’io piuttosto che il Palermo diciamo a gran voce : Pussa via , Pussa via brutta bertuccia!
Il Palermo non ha i migliori della B ed il primo a pensarla così è Inzaghi, se la partita va secondo logica e forza della squadra il Monza non ha rivali.
Ma il calcio è matto, conta anche la volontà e tanto altro e allora speriamo vinca il Palermo.
Ma se pensiamo di avere una corazzata e via dicendo, non facciamo correzioni a gennaio, neppure faremo un buon campionato e andremo incontro a delusioni pazzesche.
Io in realtà penso che si stia un po’ troppo sopravvalutando il Monza…l’anno scorso sono arrivati nettamente ultimi in A senza quasi mai lottare veramente per la salvezza e per come ha giocato fino ad ora non mi sembra una squadra superiore ad altre.