Inzaghi: "Non devo mandare segnali alla squadra. Sono più carico che mai" ​​

Inzaghi: “Non devo mandare segnali alla squadra. Sono più carico che mai”

Filippo Inzaghi ha presentato in conferenza stampa la sfida del Palermo contro la Carrarese, sottolineando l’importanza di tornare alla vittoria per continuare a inseguire la promozione diretta. L’allenatore rosanero ha spiegato le scelte fatte contro l’Entella, motivando la decisione di affidare la fascia da capitano a Bani. “Non devo dare segnali alla squadra – ha detto – i ragazzi si allenano al massimo, dobbiamo solo rimboccarci le maniche e tornare a fare ciò che facevamo all’inizio”.

Inzaghi ha sottolineato come il momento della squadra non dipenda da calo fisico, ma da un fattore mentale: “A Chiavari meritavamo di andare in vantaggio, ma alla prima disattenzione abbiamo subito gol. Non dobbiamo scoraggiarci, dobbiamo tornare a vincere”. Per l’allenatore, è essenziale recuperare l’anima della squadra: “Serve l’impegno di tutti, dai nuovi ai veterani, per tornare a essere il Palermo”.

Parlando dei singoli, Inzaghi ha elogiato Palumbo e Pohjanpalo, chiamati a guidare la squadra in avanti, e Vasic, simbolo di coraggio e talento. Ha ribadito prudenza sul rientro di Gomes e Gyasi, giocatori importanti ma non ancora pronti. Sul fronte tifosi, ha chiesto sostegno nei 90 minuti: “Dobbiamo ricreare il clima giusto allo stadio, poi dopo il fischio finale accetteremo applausi o fischi”.




ORE 14.13 – “Scelte di Chiavari? Nessun messaggio. Brunori è il capitano meritatamente, si comporta in maniera eccezionale. Bani ha giocato 300 partite in Serie A, voglio che si prenda la responsabilità di alzare il livello della squadra. Ho fatto questa scelta perché è normale dare la fascia a un giocatore che deve trascinare i compagni. Non devo dare segnali alla squadra perché vi assicuro che i ragazzi si allenano a mille. Dobbiamo rimboccarci le maniche, serve tornare a fare quello che abbiamo fatto all’inizio. Sono sempre più carico e felice. Assicuro ai tifosi che la società è esemplare. Noi non siamo ancora all’altezza, dobbiamo avere pazienza. Penso dalla mattina alla sera a come fare il salto di qualità, forse ci vorrà qualche mese in più. Quando perdiamo tutti stanno male, c’è un supporto incredibile. Sento la stima dalla città, la responsabilità mi galvanizza. Piano piano torneremo. Non devo chiedere niente ai tifosi, però dico di dare una mano ai ragazzi, hanno bisogno del tifo nei 90 minuti. Dobbiamo ricreare il bel clima, poi dopo il 90′ verremo a prenderci fischi o applausi”.

ORE 14.17 – “Per me non c’è stato un calo fisico. Penso che sia un problema mentale, la squadra corre e va forte anche nel secondo tempo. A Chiavari meritavamo di andare in vantaggio. Alla prima disattenzione prendiamo gol, poi diventa tutto più difficile. Non dobbiamo scoraggiarci. Credo sia un problema mentale. Dobbiamo tornare a vincere”.

ORE 14.18 – “Molte cose passano dalla testa. Oggi potremmo dire tutto e il contrario di tutto, non difendo nessuno. Siamo nelle migliori condizioni dal punto di vista ambientale. Sapevo che sarebbe stata dura, hanno cercato di far passare il Palermo come una corazzata. Serve l’anima, poi potremo cominciare a sognare. Speriamo di vincere sabato”.

ORE 14.19 – “Alle prime difficoltà sono emersi gli spettri del passato. I nuovi, compreso me, devono dare di più. Quelli che sono rimasti devono alzare il livello. Dobbiamo tornare a lavorare. La squadra ha dimostrato nelle prime partite di poter fare di più. Facciamo al meglio le ultime gare prima del mercato, poi ci fermeremo e penseremo a cosa serve per migliorare la squadra. Siamo fortunati a stare qui, mi auguro lo capiscano anche i giocatori. Non ci sono società così in giro, nemmeno in Serie A”.

ORE 14.21 – “A Chiavari abbiamo fatto 17 tiri, però abbiamo preso due volte la porta. Con l’Entella siamo ripartiti, al di là del risultato, che non ci piace. Palumbo può prendersi sulle spalle questa squadra. Pohjanpalo è tornato a fare gol. Dobbiamo continuare a fare questo. Abbiamo le qualità per invertire la rotta”.

ORE 14.23 – “Le voci? Fanno male al Palermo. Sono chiacchiere da bar, cerchiamo di voler bene al Palermo”.

ORE 14.24 – “Gomes ancora non rientra, può tornare a Empoli così come Gyasi. Andiamo cauti, sono due giocatori importanti. Prevendita fiacca? Non mi piace fare proclami. I tifosi sono stati fantastici, dovremo essere bravi a riportare la gente allo stadio, è una bella sfida. Chiedo solo il sostegno nei 90 minuti, poi al fischio finale sarò il primo a farmi avanti”.

ORE 14.25 – “Bisogna ricostruire fondamenta e anima, i sistemi di gioco in questo momento non sono la priorità. Dobbiamo prima recuperare altre cose. Serve tornare a fare quello che facevamo prima. In fase difensiva siamo migliorati. Dobbiamo far arrivare meglio la palla agli attaccanti, a Chiavari l’abbiamo fatto”.

ORE 14.26 – “Ho un gruppo di venti titolari. Se ne mancano due ho più difficoltà nelle rotazioni. Dobbiamo fare di più, i giocatori lo sanno. Dobbiamo tornare a divertirci, il campionato è molto lungo”.

ORE 14.27 – “La Carrarese ha lo stesso allenatore da tre anni, lo conosco, è bravo. Ho grande rispetto per loro, sono una squadra collaudata. Io però agli altri in questo momento ci penso poco. Noi dobbiamo tornare a essere il Palermo. Vasic è l’emblema che bisogna dar coraggio a questi ragazzi. In questo momento è un titolare, ha dimostrato di avere grandi doti, è un talento. Bisogna avere pazienza con i giovani. Per vincere bisogna diventare squadra e noi dobbiamo tornare a esserlo”.

ORE 14.29 – “Nessuno è un mago. Penso che solo il lavoro possa sistemare la situazione. Forse ci eravamo esaltati troppo. Il Palermo è qualcosa di speciale. Dobbiamo tornare ad andare forte. Mi fido dei ragazzi”.

ORE 14.30 – “I social mi interessano poco. La gente a Chiavari ci ha fischiato giustamente, io ero il primo scontento. Il mio unico pensiero è tornare a vincere e meritarci gli applausi”.

ORE 14.31 – “Abbiamo giocatori che hanno il tiro da fuori. Lavoriamo su tutto. Il campo ci ha detto che quello che stiamo facendo non è abbastanza. Cerchiamo di alzare l’asticella, soprattuto in fase di possesso. Palumbo deve entrare nel cuore del gioco. Su di me ci sono tante aspettative, sento la fiducia di tutti. Sono sempre più carico, ce la metterò tutta”.

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4 thoughts on “Inzaghi: “Non devo mandare segnali alla squadra. Sono più carico che mai”

  1. Quindi Inzaghi oggi (27 novembre) ha detto, subito:

    1. “vi assicuro che quando si perde in società tutti stanno male” (ma perché ha tenuto a sottolinearlo? Non dovrebbe essere così per ogni società sportiva? E poi: io che Gardini stia male quando la squadra fa schifo non ce lo vedo proprio…
    2. “vi assicuro che in città la gente mi ferma e mi vuole dare sempre la sua stima come se avessimo vinto tutte le partite” (ma di che città sta parlando? Ma dove va in giro, Inzaghi?).
    Ho come la sensazione che la verità sia esattamente l’opposto: sia quanto al punto 1) che quanto al punto 2).

  2. Commenti sparsi alle dichiarazioni del Mister:

    – “Penso dalla mattina alla sera a come fare il salto di qualità, forse ci vorrà qualche mese in più”- No, ci vorrebbe semplicemente qualche giocatore in più. Con la rosa attuale questo Palermo è da quarto/quinto posto, tutto qua. Sta cosa l’ho scritta prima che cominciasse il campioanto e la ribadisco da quasi 3 mesi.

    – “ Assicuro ai tifosi che la società è esemplare” – Sicuramente è una Società esemplare dal punto di vista della gestione legale, amministrativa, contabile e finanziaria. Poi c’è il marketing, e da quel punto di vista in B è la migliore. Ma x quanto riguarda la gestione sportiva non c’è proprio nulla di esemplare. Basti vedere come vanno la squadra femminile e quelle giovanili, oltre che la prima squadra maschile.

    – “Forse ci eravamo esaltati troppo” – Se loro (giocatori e staff tecnico) si erano esaltati troppo io non posso saperlo. Di certo le qualità di questo Palermo erano state esaltate in modo irrealistico/esagerato dagli incompetentissimi media – locali ma non solo -, addetti ai lavori vari e dai tifosi.

    – “La squadra ha dimostrato nelle prime partite di poter fare di più” – La squadra può e dovrebbe fare qualcosa di più di quello che sta facendo ultimamente, ma non molto. E’ una squadra da quarto/quinto posto, e per giocarsi il quarto bisognerebbe tornare a rendere come nelle prime gare.

    – “Facciamo al meglio le ultime gare prima del mercato, poi ci fermeremo e penseremo a cosa serve per migliorare la squadra” – Eh servirebbero 4/5 acquisti ben mirati. Ma in estate ad Osti è stato palesemente chiesto di snellire il più possibile

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