Palermo, nuova prova di continuità: ad Avellino per confermarsi ​​

Palermo, nuova prova di continuità: ad Avellino per confermarsi

La gara con l’Avellino è un passaggio chiave per dare continuità al momento positivo. Al “Partenio-Lombardi, il Palermo troveranno una squadra in cerca di rilancio, decisa a chiudere il 2025 con un risultato che regali serenità all’ambiente biancoverde.

L’Avellino occupa la dodicesima posizione in classifica e arriva al match con quattro punti conquistati nelle ultime cinque giornate. Un rendimento non brillante, ma che non deve trarre in inganno: in Irpinia il clima sarà caldo e la partita si annuncia tutt’altro che semplice per la squadra di Pippo Inzaghi.

Numeri, precedenti e contesto

I precedenti sorridono al Palermo: Avellino e rosanero si sono affrontati 19 volte in Irpinia, con l’ultimo incrocio che risale alla Serie C 2021/22. In quell’occasione il Palermo si impose in rimonta grazie ai gol di Valente e Brunori, ribaltando l’iniziale vantaggio firmato Matera.



Raffaele Biancolino ha dato un’identità precisa alla sua squadra, costruita su una difesa a tre e su un centrocampo molto dinamico. In fase di possesso, l’Avellino si dispone con un 3-1-4-2 che può trasformarsi a seconda delle situazioni: un mediano basso guida la prima costruzione, mentre gli esterni garantiscono ampiezza e spinta costante sulle corsie.

La manovra può svilupparsi sia sulle fasce sia per vie centrali. I centrocampisti interni si alternano negli inserimenti, mentre le due punte lavorano in modo sincronizzato: una viene incontro, l’altra attacca la profondità, con l’obiettivo di riempire l’area con più uomini possibile.

Fase difensiva e transizioni

In fase non possesso, l’Avellino si compatta in un 5-1-3-1 molto prudente. Gli esterni si abbassano sulla linea dei difensori, il mediano protegge la zona centrale e uno degli attaccanti resta più alto per schermare il play avversario. La pressione non è sempre aggressiva, ma l’obiettivo è togliere linee di passaggio interne e forzare l’avversario al lancio lungo.

La riconquista del pallone passa spesso dalle transizioni: Biancolino accetta anche di difendersi basso, cercando poi di ripartire rapidamente. Una scelta che ha dato qualche segnale positivo in termini di solidità, soprattutto nell’ultima uscita contro il Catanzaro.

Punti di forza e fragilità

I numeri raccontano però un Avellino con diverse crepe. L’attacco ha prodotto 18 reti, ma la difesa è tra le più perforate della categoria: 27 gol subiti nelle prime 16 giornate, seconda solo al Pescara. Le distanze tra i reparti, soprattutto nelle fasi di non possesso, hanno spesso esposto i biancoverdi a situazioni di inferiorità.

Pesano anche una fisicità non sempre adeguata in mezzo al campo e qualche lentezza individuale nel pacchetto arretrato. Aspetti che il Palermo dovrà essere bravo a sfruttare, soprattutto con ritmo alto e continui cambi di gioco.

Uomini, assenze e curiosità

L’Avellino arriva alla sfida con diverse defezioni: fuori Justin Kumi per una lesione al flessore, così come Insigne, Milani e D’Andrea. Favilli è tornato ad allenarsi in gruppo, ma servirà ancora tempo prima di rivederlo in campo. Tra i protagonisti attesi c’è Tutino, ex di turno, ancora a caccia del primo gol stagionale.

Curiosità anche fuori dal campo: i Lupi hanno vissuto una settimana particolare tra iniziative benefiche e la cena di Natale di squadra, nel tentativo di ritrovare compattezza e serenità. In campo, invece, resta il dubbio tra 3-5-2 e 3-4-1-2, con Palumbo possibile trequartista alle spalle delle punte.

LEGGI ANCHE

LE PROBABILI FORMAZIONI DEL MATCH

1 thought on “Palermo, nuova prova di continuità: ad Avellino per confermarsi

  1. Tipica partita di B su un campo complicato anche dal terreno in sintetico. Tatticamente quasi tutti ormai si schierano con i tre difensori. La differenza la faranno come sempre le qualità dei singoli e la voglia di correre. Forza Palermo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *