Accardi: “Palermo scelta di cuore. Vecchia società? Ci hanno preso in giro”

“La mia scelta di cuore tra vecchia e nuova società rosanero”. Questo del titolo scelto da Repubblica Palermo per introdurre le parole di Andrea Accardi, difensore del Palermo e protagonista della ampia intervista del sabato del quotidiano locale.

—> VECCHIO PALERMO: ARRIVANO LE PRIME RICHIESTE DI CONDANNA

Intervistato da Valerio Tripi, Accardi riparte dalla sua scelta di cuore: “Chi mi conosce sa che darei il sangue per questa maglia. Quando mi sono rotto il naso ho preferito rimanere in campo, ma non l’ho fatto per prendermi meriti. Anzi ci ho anche rimesso. Rimanere senza lavoro no, perché in un modo o nell’altro qualcosa l’avrei trovata. I miei procuratori Claudio Vigorelli e Francesco Salerno mi avevano già detto che c’erano richieste da B e C, ma volevo aspettare il Palermo. Sono un malato tifoso del Palermo. Non potevo andare via. È una sensazione unica già solamente indossare la maglia rosanero, figurarsi portare la fascia. È stato emozionante. Mi piace dare l’esempio e trascinare il gruppo”.

E sul vecchio Palermo, la riflessione è amara: “Mi ha fatto crescere, ho conosciuto un gruppo fortissimo che ha raccolto meno di quello che meritava e persone meravigliose come La Gumina e Fiordilino, ma anche Bellusci con il quale ci sentiamo quasi ogni giorno. Non mi aspettavo che il vecchio Palermo finisse così. Speravo che qualcuno ci salvasse. Purtroppo siamo stati presi tutti in giro: noi, la città, i tifosi, i dipendenti. Ero deluso e temevo che il Palermo potesse non rinascere in mani serie come invece poi è accaduto”.

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