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ACR o FC Messina? Storia di un “derby” e di una “guerra” fra marchi

É ormai un tormentone: ACR o FC? La Messina calcistica si è divisa (e continua a dividersi) su quale delle due squadre sostenere nel percorso di rinascita del calcio peloritano. Ma tra fallimenti, mancate iscrizioni, ripartenze, cessioni e cambi di denominazione, si tende a fare confusione su un dualismo (in campo e fuori) che affonda le radici negli ultimi anni del decennio 2000.

Il derby attuale nasce dalla crisi del “FC Messina Peloro” di Franza, che, dopo essere retrocesso dalla Serie A nel 2007, non si iscrisse al campionato di B 2008/09 e ripartì dalla serie D prima di fallire nel novembre 2008. Il suo titolo sportivo venne rilevato all’asta nel marzo 2009 dalla A.C.R. Messina S.r.l. per creare la “Associazione Calcio Rinascita Messina”, il cui acronimo (ACR appunto) richiama la denominazione assunta dalla principale squadra messinese tra il 1947 e il 1993.

I diritti sulla denominazione e il marchio “FC Messina” invece sono rimasti nelle mani della famiglia Franza fino al giugno 2019, quando vengono ceduti a Rocco Arena: il suo FC Messina è infatti la prosecuzione del “vecchio” Camaro Messina, squadra di Eccellenza che il 18 giugno 2010 (appena un anno dopo la rinascita della ACR) venne ridenominata “Città di Messina”. La compagine societaria iniziale prevedeva 27 imprenditori messinesi e si proclamò anch’essa “erede” della squadra che fino a pochi anni prima calcava i campi della Serie A, in aperta contrapposizione con l’ACR.

Il dualismo fra le due squadre raggiunse l’apice nel 2012-2013, con ACR (nel frattempo passata in mano a Pietro Lo Monaco) e Città di Messina che si contesero la promozione in Lega Pro di Seconda Divisione. A prevalere fu l’ACR, ma pochi anni dopo entrambe le società pagarono gli sforzi fatti nel duello stracittadino. Il “Città” infatti precipiterà in Promozione in sole due stagioni e sarà costretto ad un’ardua risalita, mentre l’ACR non si iscriverà alla Serie C 2017/18, dopo anni turbolenti ed essere stata ceduta prima alla cordata guidata da Stracuzzi e poi a Franco Proto.

E dalla fine dell’ACR di Proto nasce… l’ACR di Pietro Sciotto: è lui infatti il soggetto individuato dal Comune di Messina per la nascita di una nuova ACR, chiamata a ripartire dalla Serie D nel 2017/18 e che nel 2018/19 giocherà nuovamente il derby con il Città di Messina (risalito nel frattempo in Serie D). Nel maggio 2019 però irrompe sulla scena Rocco Arena, patron dell’Alicante, e in poco tempo la situazione degenera in una vera e propria “guerra dei marchi“.

Prima, infatti, salta l’accordo fra Sciotto e Arena per la cessione dell’ACR, poi salta anche quello per una sinergia tra l’ACR ed il “Città”: le due squadre tornano dunque a sfidarsi e lo fanno acquisendo due marchi storici rimasti inutilizzati. Sciotto rileva dal Camaro la denominazione “Associazioni Calcio Riunite Messina”, mentre Arena in pochi giorni, rileva da Maurizio Lo Re il “Città di Messina” e acquisisce dalla famiglia Franza i diritti sul marchio FC Messina, procedendo al cambio di denominazione e annunciando anche la ristrutturazione del Celeste, lasciando la gestione del Franco Scoglio (ex San Filippo) a Sciotto.

La “guerra dei marchi” ha spinto gli ultras a scegliere una delle due squadre, memori del dualismo di pochi anni prima e la scelta della Curva Sud è stata per l’ACR. Ma a decidere chi avrà avuto ragione davvero, sarà come sempre il campo.

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6 thoughts on “ACR o FC Messina? Storia di un “derby” e di una “guerra” fra marchi

  1. Non ci ho capito nulla. Il paradosso comunque è che a >Messina hanno due stadi. Il Celeste ed il San Filippo. Il Catania ha uno stadio ed un centro sportivo che mi dicono sia uno dei migliori di Italia e noi invece non abbiamo neanche un campo sportivo per gli allenamenti, altro che Centro sportivo. Per quanto riguarda lo Stadio, amiamo tutti la nostra Favorita-Renzo Barbera, ma diciamolo pure, lascia molto a desiderare. Pensare poi che la vecchia società esiste ancora ed è di proprietà della banda “Tuttolomondo”, viene da piangere. Tutti noi a questo punto speriamo che sparisca definitivamente per scordarcene.

  2. Allora Il Messina vero è LACR , FC e come la PARMONVAL a PALERMO il Celeste e il San Filippo non valgono la Favorita come Visibilità e cassa acustica! Il San Filippo sarà grazioso ma niente più sembra uno stadio di BASEBALL e RUGBY…Il Barbera rifatto sarà bellissimo. Il Centro sportivo tranquilli Con MIrri e Orlando che lo supporta sara fatto…

  3. A me invece sembra tutto chiaro, e lo dico da “esterno”, non sono nè di Messina, nè tifoso del Messina.
    La squadra erede di quella che militava in A è da considerarsi l’ACR. Anzitutto perchè gioca nello stadio nuovo, quello appositamente costruito per la serie A. Poi perchè si vede chiaramente che la tifoseria è tutta per l’ACR, l’ FC non lo tifa nessuno. Da cui deduco, se non di diritto, quantomeno per plebiscito popolare, il vero Messina è l’ACR. E il campo sta dando ragione a questa tesi: l’ACR è proiettato verso la zona promozione, l’FC è in zona playout. Dopodichè a me personalmente, sta sempre più simpatico Davide che non Golia, quindi strizzo l’occhio all’ FC e spero che sia quest’ultimo a vincere il derby stracittadino.

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