Argentina – Australia 2 – 1, PAGELLE: Messi il Re, la decide ancora lui

ARGENTINA – AUSTRALIA 2 – 1 | Marcatori: 35′ p.t. Messi (AR), 12′ s.t. Alvarez (AR), 32′ s.t. autogol Fernandez (AU)

L’Argentina non spinge, ma vince lo stesso e va ai quarti dei Mondiali. Battuta l’Australia con una prestazione ‘spenta’, in una partita che viene risolta ancora una volta chiamando in causa Messi, decisivo al primo pallone utile con un bel sinistro angolato. Poi, poco altro: serve un pasticcio del portiere dell’Australia per raddoppiare, dato che oltre alla ‘Pulga’ non c’è nessuno capace di creare qualcosa di pericoloso in attacco.

E l’Australia, infatti, esce dal campo con qualche rimpianto. Troppo rinunciataria la squadra di Arnold, soprattutto nel primo tempo, anche se davanti c’erano difensori tutt’altro che fenomenali (e l’Arabia Saudita lo aveva fatto capire ai gironi). L’Australia accenna una reazione con i cambi (arrivati troppo tardi), ma neanche dopo un gol fortunoso (rimpallo netto) riesce a prendere fiducia: l’unica occasione arriva, casualmente, a trenta secondi dalla fine. Ma Martinez para e manda l’Argentina ai quarti.

IL TABELLONE DEI QUARTI

ARGENTINA (4-3-3): Martínez 6,5; Molina 5,5 (dal 35′ s.t. Montiel 5,5), Romero 5,5, Otamendi 5,5, Acuña 6 (dal 26′ s.t. Tagliafico 6); De Paul 6,5, Enzo Fernández 5,5, Mac Allister 6 (dal 35′ s.t. Palacios 5,5); Messi 7,5, Julián Alvarez (dal 26′ s.t. Lautaro Martinez 5,5), Gomez 5,5 (dal 5′ s.t. Lisandro Martinez 6,5). 

 

AUSTRALIA (4-3-3): Ryan 4, Degenek 5,5 (dal 27′ s.t. Karacic 6), Rowles 5,5, Souttar 6, Behich 6, Baccus 5,5 (dal 13′ s.t. Hrustic 6), Mooy 5,5, Irvine 5, Leckie 5 (dal 27′ s.t. Kuol 6), Duke 4,5 (dal 27′ s.t. MacLaren 5,5), McGree 5,5 (dal 12′ s.t. Goodwin 6,5).

I MIGLIORI

Messi 7,5: zero tiri, zero idee e zero accelerazioni fino al 35esimo; poi, il colpo che ‘risveglia’ una partita morta fino a quel momento. Messi controlla dopo un rimpallo in area e tele-comanda il pallone verso l’angolino basso, segnando così per la prima volta nella fase ad eliminazione dei Mondiali. Dopo il gol dà spettacolo con dribbling ipnotici: manda in porta i compagni che, però, non trasformano le sue perle in assist.

De Paul 6,5: passi avanti dopo le brutte prestazioni dei gironi. Più grinta a centrocampo, che si trasforma in pressing nel gol argentino del 2 – 0, quando De Paul fa perdere palla a Ryan. Poi, tantissima corsa e tantissimi duelli (vinti): il centrocampo è suo.

Martinez 6,5: partita che sembra una passeggiata, ma alla fine il suo miracolo sul 2004 Kuol tiene avanti l’Argentina con una parata da pochi metri.

Goodwin 6,5: entra e sveglia la squadra. Accelera e tira anche in porta, cosa che nessuno nell’Australia aveva fatto fino al suo ingresso: e Goodwin viene premiata da una deviazione importante di Fernandez, che manda la palla all’angolo e riaccende il finale di gara.

I PEGGIORI

Ryan 4: troppa sufficienza contro il pressing dell’Argentina, che infatti gli fa perdere palla in occasione del gol del 2-0, che di fatto spegne le (poco accese) speranze dell’Australia. E Ryan poteva fare un poco meglio sul tiro di Messi.

Duke 4,5: non scende in campo. Gioca la sua partita nell’ombra e l’Australia comincia a creare qualcosa soltanto quando esce la sua punta, troppo poco attiva oggi.

Molina 5,5: poca spinta e tantissimi errori, non solo tecnici ma anche di posizione. Molina sembra poco adatto per partecipare alle manovre offensive: e all’Argentina servirebbero come il pane.


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