Baccaglini: “Faremo chiarezza, ma la squadra è da ricostruire”

Il Palermo e la cessione definitiva, la data decisiva si avvicina. Il 30 aprile il passaggio di consegne definitivo, con Zamparini fiducioso per un passaggio di consegne che potrebbe concludersi in anticipo: “Per il passaggio delle quote preferisco rimanere fermo su quella data, non so se è possibile anticipare tutto” , afferma Paul Baccaglini a Il Giornale di Sicilia. “Zamparini è una persona straordinaria – prosegue – , la chiusura di un ciclo così lungo porta delle reazione emotive, è da capire. Con quel comunicato voleva comunicare a se stesso che non prendeva più lui le decisioni“.

I soldi non sono stati ancora versati – ammette Baccaglini -, ma c’è un contratto firmato con i termini dell’operazione e nessuna delle parti può tirarsi indietro. Io sono tranquillo, Zamparini non verrà meno ai suoi impegni. Il nostro accordo prevede tutte le attività di Zamparini per cui offriremo una consulenza di ristrutturazione. Invece il Palermo lo acquistiamo direttamente compreso la società che ne detiene il marchio“.

Meglio Ballardini o Lopez? Baccaglini ha le idee chiare su una rivoluzione in panchina: “A cosa servirebbe in questo momento? Ho parlato con Lopez, è motivato e ci crede ancora. L’organico è questo, cosa potrebbe fare un tecnico diverso“. Una rosa apparsa subito non all’altezza della Serie A, e lo stesso Baccaglini ammette: “Una squadra così non l’avrei costruita ma ormai c’è poco da fare. Salviamoci e poi c’è da ricostruire tutto. Se dovessimo andare in Serie B proveremo subito a risalire, per ricostruire l’organico mi affiderò a un gruppo di manager che ne sanno di calcio. I nomi dopo il passaggio delle quote“.

Capisco le perplessità – continua -, tutto sarà chiaro al momento giusto. Ad operazione completata presenteremo la documentazione in Lega Calcio, sono tranquillo. Le frasi di Tacopina? Non so a cosa si riferisca, sono rimasto in buoni rapporto con Cascio. Anzi, se vuole farsi avanti con un progetto possiamo parlarne“.

Intervistato da Vanity Fair, il presidente rosanero prosegue nel mantenimento della privacy riguardo l’operazione: “I miei clienti preferiscono rimanere anonimi. Posso solo dire che entro il 30 aprile concluderemo l’acquisto“, assicura. Operazione da concludere, intanto Baccaglini è già presidente: “Dovevamo dare una scossa a squadra e tifosi – dice – . Con Zamparini ci siamo detti: ‘Prima iniziamo e meglio è‘”. E Baccaglini spiega il motivo del perché ha scelto Palermo: “Ci sono margini di profitto altissimi. Basta pensare all’ “internazionabilità” del marchio Palermo, bisogna consegnare un ricordo agli emigrati siciliani nel mondo“.

Eccentrico e con un passato da raccontare, Baccaglini parte dalla sua infanzia: “Sono nato a Chicago 33 anni fa, mia madre da Conegliano Veneto è venuta a studiare ad Harvard, lì ha conosciuto mio padre. Quando avevo 15 anni si sono separati ed ho vissuto con mia madre a Padova. Mio padre piano piano si è allontanato da noi, poi non l’ho visto per 17 anni. Fino a maggio scorso, ci siamo visti a Boston – racconta – . L’ho incontrato davanti a una birra, mi ha chiesto scusa per avermi abbandonato. L’ho perdonato“.

Baccaglini e un passato in tv, da iena importunava i parlamentari a Montecitorio: “Alcuni scappavano – ricorda -, altri rispondevano seriamente alla fantomatica domanda della Federazione Nazionale Giovani Associati. In questo contesto ho conosciuto Pif, quando ha saputo che sarei diventato presidente del Palermo mi ha chiesto se sono pazzo. Mi ha messo in guardia dal calore dei palermitani, gli ho proposto di collaborare“.

Un corpo ricoperto da tatuaggi, una caratteristica che ha incuriosito: “Quello a cui sono maggiormente legato è quello della bandiera brasiliana con la scritta ‘obrigado’. Ringrazio per avermi dato l’amore della mia compagna, Thais“. Presidente del Palermo dopo una scalata nel mondo della finanza: “La passione viene da mio padre che investiva in Borsa – ammette – . Ho investito 10mila euro miei, è andata bene e ho fondato una family found in cui gestito soldi di famiglia e amici. Circa un milione di euro“.

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